Comitato Aeroporto: Terzulli faccia davvero la sua parte sulla VIA Lettera aperta al Sindaco di Ciampino con domande pubbliche
Il 4 aprile prossimo scadranno i termini di presentazione delle osservazioni da parte di cittadini, comitati, associazioni e amministrazioni sulla seconda Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) presentata da ENAC per l’aeroporto di Ciampino
Sono due, in questo momento, le procedure sul tavolo delle Istituzioni per arrivare alla diminuzione dei voli e al rientro nei limiti di legge dell’aeroporto: Il “Piano” di riduzione del rumore, che è un obbligo di legge per AdR, e la “Valutazione di Impatto Ambientale” (VIA) presso il Ministero dell’Ambiente (obbligo di legge Europeo).
Come forse saprà, questa VIA per l’Aeroporto di Ciampino viene presentata da ENAC con 15 anni di ritardo, secondo quanto afferma la UE nei documenti di inchiesta sulle anomalie di Ciampino.
Nell’incontro che avemmo con Lei il 18 febbraio scorso ci informò che era sua intenzione firmare il piano, per noi cittadini inefficace e fuori norma, di riduzione del rumore presentato da AdR, perché lo riteneva comunque un passo avanti, al contempo ci disse che avrebbe fatto una dura battaglia nell’ambito della VIA.
Il tempo scorre inesorabile e tra meno di 15 giorni scadranno i termini per la presentazione delle osservazioni alla VIA.
Viste le sue dichiarazioni nell’incontro con il Comitato le esponiamo pubblicamente le seguenti domande:
- Quando preparerà e quando presenterà alla “Commissione Tecnica per la VIA”, insediata presso il Ministero dell’ambiente, le osservazioni del Comune di Ciampino?
- Quante persone del suo staff o dei suoi uffici stanno lavorando per analizzare la VIA aeroportuale e predisporre queste osservazioni in difesa della salute dei cittadini, dell’ambiente, del territorio e delle leggi dello Stato?
- Come si esprimerà a riguardo della riduzione dei voli ipotizzata anche nella VIA per il 2021?
Aspettiamo le sue preziose risposte: anche noi ci stiamo lavorando e saremo impietosi contro l’ipocrisia di chi ha palesemente tenuto un comportamento fuori dalle norme per oltre un decennio e ora, come se niente fosse successo, chiede, sia attraverso un Piano, a nostro avviso inefficace, di Riduzione del Rumore che attraverso la procedura di Valutazione Ambientale in corso, di aspettare altri 5 anni per una riduzione del rumore che non può che essere immediata, se la legge ha ancora un senso.
Il conto alla rovescia è cominciato, per noi e per lei! Aspettiamo la Sua rispost
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