‘Com’eri vestita?’: in biblioteca a Cori l’inaugurazione della mostra di Amnesty International
Nel corso della serata Martina Castigliani, giornalista del Fatto Quotidiano, presenterà il libro inchiesta ‘Libere! Il nostro NO ai matrimoni forzati’
Importante appuntamento sul tema dei diritti delle donne, presso la Biblioteca Elio Filippo Accrocca di Cori. Il 25 febbraio, infatti, verrà inaugurata la mostra di Amnesty International dal titolo “Com’eri vestita?”, esposizione itinerante contro gli stereotipi che colpevolizzano chi subisce uno stupro. Tramite i vestiti che indossavano diverse donne durante una violenza sessuale, la mostra vuole denunciare la vittimizzazione secondaria che attribuisce loro la responsabilità dello stupro. La mostra resterà esposta fino al 4 marzo. Giorni e orari per visitarla saranno pubblicati sul sito dell’APS Polygonal, associazione che attualmente gestisce la Biblioteca.
Nel corso della serata, inoltre, sarà presente anche Martina Castigliani, giornalista del Fatto Quotidiano che presenterà Libere! Il nostro NO ai matrimoni forzati, libro inchiesta su un fenomeno che riguarda centinaia di invisibili. Fatima, Yasmine, Zoya, Khadija e Xsono cinque ragazze che hanno deciso di ribellarsi alle nozze forzate. Per essere libere hanno rinunciato a tutto: sono fuggite lontano da casa, hanno rotto ogni rapporto con la famiglia, sono state costrette a cambiare identità. Qui si raccontano in esclusiva, nonostante i rischi: il rifiuto non è mai stato accettato e sono ancora oggi in pericolo. Se hanno deciso di esporsi è «per tutte le altre», obbligate a subire violenze.
Spazio verrà dedicato anche al progetto europeo Eu Values, partenariato europeo ErasmusPlus – al quale partecipa anche l’APS Polygonal – che mira a sviluppare un set di competenze e un percorso di apprendimento per i giovani sui valori e le istituzioni dell’UE, stimolando la partecipazione dei cittadini e i processi di inclusione, il rispetto della diversità, il benessere e la sostenibilità.
Un appuntamento importante, con vista sull’8 marzo (Giornata internazionale dei diritti della donna) e che intende tenere acceso il faro sull’art.1 della Dichiarazione universale dei diritti umani: Tutti gli esseri umani nascono liberi e uguali in dignità e diritti.
L’appuntamento è per il 25 febbraio, ore 17.
Non ci sono commenti, vuoi farlo tu?
Scrivi un commento