“Come vestale”, approccio innovativo ai musei d’impresa di Elisabetta Pozzetti
Quali sono gli ingredienti giusti per realizzare un buon museo d’impresa? Domanda difficile alla quale Elisabetta Pozzetti, storica d’arte e art curator di mostre e musei in Italia e all’estero e Studio Chiesa communication, storica agenzia di comunicazione, danno la loro risposta nel libro dal titolo Come vestale. In quello che sembra un lungo racconto e che invece è un’esposizione rigorosa ma avvincente di un metodo museografico, vengono ripercorse le tappe che hanno portato alla nascita di Casa Marcegaglia, il museo d’impresa del Gruppo omonimo.
Il libro verrà presentato negli spazi di Nutrimentum Gallery in digitale il giorno 1 giugno alle 18:00 al link https://www.studiochiesa.it/come-vestale/ e sui social di Studio Chiesa comm..
«Curare un progetto museografico e museologico implica la scrittura di una sceneggiatura che privilegi i contenuti e la loro fruizione. […] Dunque, curare un’esposizione implica una perizia sartoriale, grazie alla quale stoffe, bottoni, decori vengano cuciti su misura a vestire con eleganza e sapienza il corpus dei saperi destinati a essere assimilati e condivisi con la società». scrive Pozzetti.
Più avanti nel libro verrà esplicitato che “l’ago” con cui si cuce questo abito museale sono l’interpretazione e lo sguardo propri dell’arte e che “le stoffe” sono, da una parte, le opere presenti fisicamente nelle sale, dall’altra i materiali storico-archivistici presentati in modalità virtuale. La novità è che quest’ultima non è stata studiata da tecnici informatici, ma da «artisti digitali perché la tecnologia d’autore è l’unica a vincere la naturale e inevitabile obsolescenza del mezzo – spiega Pozzetti – Ecco allora che la strumentazione digitale associata alla sensibilità artistica ha fornito l’assist per generare atmosfere evocative mediante proiezioni, touchscreen, sistemi di interazione, agganciando l’acquisizione di conoscenze alla forza delle emozioni provate nell’esperienza di attivazione».
Lo stesso metodo ha guidato anche nella realizzazione dell’apparato iconografico del libro che non si limita a “rappresentare”, obiettivo che avrebbe richiesto la pura capacità “artigianale” di un bravo fotografo, ma esprime invece la visione che di quel museo ha avuto un artista che usa la fotografia come medium: Nicola Vinci. Vinci reinterpreta con sensibilità raffinata ambienti e installazioni creando un corpus di immagini che coinvolgono e quasi turbano nella loro liricità. Il libro quindi diventa una sorta di gioco di scatole cinesi all’insegna dell’arte e che indica l’arte come modalità privilegiata per esprimere l’identità, la storia, e il patrimonio valoriale di un’azienda, un approccio innovativo e senza dubbio interessante per chiunque operi nel mondo della comunicazione d’impresa. Il libro verrà presentato negli spazi di Nutrimentum Gallery in digitale il giorno 1 giugno alle 18:00 al link https://www.studiochiesa.it/come-vestale/ e sui social di Studio Chiesa communication.
Chi siamo – Studio Chiesa communication dal 1984 si occupa di marketing, comunicazione e branding con un’attenzione particolare al settore industrial. Supportiamo le aziende B2B con progetti integrati per il mercato domestico e internazionale, coordinando i diversi canali comunicativi in modo strategico, per stimolare e amplificare la cultura d’impresa.
Nutrimentum – L’arte alimenta l’uomo – è il format di Studio Chiesa comm. per le iniziative e i progetti legati alla cultura d’impresa e alla valorizzazione della corporate heritage in Italia. Con Nutrimentum aiutiamo le aziende a raccontarsi in maniera nuova e innovativa attraverso l’esperienza dell’arte, ideando percorsi ad hoc oppure intervenendo in un museo d’impresa esistente ma attualizzandolo, oltre a creare eventi culturali ed editoriali in grado di far emergere la propria unica corporate heritage, accessibile a tutti e fruibile ovunque grazie ai più sofisticati strumenti digital e ad un sapiente utilizzo delle strategie di web e social media marketing.
Nutrimentum Gallery è uno spazio, negli uffici di Studio Chiesa, in cui si intrecciano eventi e iniziative di varia natura che alimentano la conoscenza, nutrono l’immaginario e contaminano l’immaginario.
Elisabetta Pozzetti, storica dell’arte, dal 2000 progetta mostre d’arte contemporanea e moderna, collaborando con enti pubblici (dipendente dal 2001 al 2018 del Ministero della Cultura e dal 2021 consulente della Direzione Musei Emilia-Romagna) e privati, in Italia e all’estero. Già docente universitario di “Tutela e valorizzazione dell’arte contemporanea” e di “Storia dell’arte medievale, moderna e contemporanea” presso gli atenei di Ferrara e Milano, ha maturato una consistente esperienza negli allestimenti museali interattivi. Dal 2001 al 2003 ha svolto presso l’Università degli Studi di Parma l’incarico di conservatore e restauratore di opere d’arte moderna e contemporanea. È stata Art Director dell’Istituto di cultura Casa Cini a Ferrara e Project Manager del Centro Internazionale d’arte e di cultura di Palazzo Te a Mantova. Solo nell’ultimo decennio ha curato un centinaio di mostre, tra le quali “Steellife” presso La Triennale di Milano (e la sua versione phygital “Steellife. Digital Re-life Experience”) ed editato altrettante pubblicazioni. Tra gli ultimi progetti, l’inaugurazione della Nutrimentum Gallery di Studio Chiesa a Milano e la curatela con Mario Turci di “Visioni dall’infra-ordinario” presso il Museo Ettore Guatelli. È curatrice del neonato museo d’impresa “Casa Marcegaglia”.
Nicola Vinci nasce a Castellaneta (TA) nel gennaio 1975. Si laurea presso l’Accademia di Belle Arti di Bari e successivamente comincia una collaborazione con diverse gallerie d’arte italiane e straniere. La fotografia il mezzo che predilige per analizzare e reinterpretare la realtà indagando i limiti del piacere, del dolore e delle paure dell’essere umano. La sua fotografia un parallelo tra estrapolazione e reinterpretazione della realtà.
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