“Come eravamo…” – 51
Curiosità storiche dagli archivi comunali di Colonna
Il 18 Luglio 1879 arrivò al Sindaco di Colonna una missiva inviata dalla Pretura del mandamento di Frascati, nella quale: «D’ordine superiore prego S.V. volermi fornire le notizie, che possibilmente abbia ottenuto in ordine ai cittadini Italiani morti all’estero, di cui all’elenco annesso alla circolare ministeriale 10 marzo 1879. Il Pretore» L’elenco, il quarto, fu inviato dal Ministero di Grazie e Giustizia e dei Culti. Era necessario avere notizie degli Italiani morti all’estero poiché non avendo le autorità straniere né il luogo di nascita né quello dell’ultimo domicilio, rintracciare eventuali eredi era compito assai arduo, avendo gli stessi lasciato «qualche sostanza ereditaria la quale per motivo sopra accennato non potrà essere consegnata agli eredi.»
L’elenco doveva essere affisso per due mesi, soltanto in presenza di notizie positive era necessaria la risposta alle autorità competenti da parte delle Preture, che a loro volta dovevano averne dai Comuni. I luoghi stranieri nei quali i cittadini Italiani avevano perso la vita erano i più disparati: molti a Marsiglia, poi Parigi, Lione, Tolone e in diversi luoghi della Corsica, qualcuno al Cairo, Porto Said e ad Alessandria D’Egitto. Altri a Buenos Ayres, San Francisco, Marianopoli (Russia), Zlatina (Ungheria), Porto Allegro (Brasile). Qualcuno era deceduto sui piroscafi Italiani es. Colombia e Isabella. Altri infine in paesi stranieri e ora Italiani come Trieste, Verdobbio (Piemonte) e Borgo San Maurizio (Trentino). A Colonna in quella data «Niuna notizia si è potuta avere delle persone in essa stimate.»
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