“Come eravamo…” – 44
Curiosità storiche dagli archivi comunali di Colonna
Tasse, imposte, gabelle… fin dalla notte dei tempi le difficoltà, generate dal pesante gettito tributario, pesarono notevolmente sulle finanze dei cittadini. Nel 1860, alle soglie dell’Unità d’Italia, in alcuni documenti conservati nell’archivio storico, oltre alle rimostranze fatte dagli amministratori relative alla mancata restituzione delle somme anticipate per gli alloggi militari, si trovano anche richieste di semplici cittadini che per ragioni diverse imploravano l’esenzione delle tasse. La prima richiesta di sgravio è di Giuliano Donati, il quale, nonostante il cavallo fosse “estinto”, doveva versare un baiocco e trenta di tasse. La richiesta di esenzione era motivata oltre che dal fatto che il cavallo fosse morto, anche dai diversi problemi familiari che lo affliggevano, «il mantenimento della sua numerosa famiglia, tutti teneri di età, a colmo di disgrazie il bestiame gli morì, che più una disgrazia facendo seguito all’altra, compromise dopo lunga, pericolosa e dispendiosa malattia, la vita della moglie».
La seconda è di: «Nicola Antonelli settuagenario dimorante nel Castello della Colonna miserabile e privo di beni di fortuna solo vivente col frutto dei propri sudori, espone che nel decorso estate un incendio divoratore restio anche a tutte le carità umane accorse ad estinguerlo, in più ore distrusse il suo casolare colla perdita del contenuto, riducendolo che più non era privo di tutto ed alla estremissima ed elemosinando. Né questo è tutto: poco dopo fu sorpreso da colpo apoplettico che paralitico lo ritiene sino alla morte fra la paglia. Immuni dal fuoco rimasero soli due bovi ed un cavallo, ora il comune ne domanda la tassa di baiocchi 3,90 e baiocchi 79 a titoli di fuocatico e così fuoco per fuoco. L’oratore ha tutto detto colla esposizione della sua disgrazia implorando la pietà dell’E.V.Rev.ma per l’esenzione della tassa». Queste sono due delle tre lettere che ho rinvenuto inviate al delegato apostolico di Roma e Comarca, la terza più lunga sarà oggetto del prossimo numero. (segue…)
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