“Come eravamo…” – 35
Curiosità storiche dagli archivi comunali di Colonna
Era il nove maggio 1880 e durante i festeggiamenti del S.S. Patrono S. Nicola di Bari di Colonna, ebbe inizio alle 5 pomeridiane la prima corsa al fantino. Le regole principali di tale manifestazione erano inerenti al corretto svolgimento della gara. Doveva essere fatta con cavalli a “bisdosso e con briglia a cavezzoni di giusta ed eguale lunghezza escluso ogni altro oggetto da tenersi in mano“. L’iscrizione andava fatta almeno entro le ore 12 a.m. dello stesso giorno, termine prorogabile se si fosse reso necessario. Alle ore 15 presso la sede comunale si teneva l’estrazione a sorte “per riportare i corridori in numero eguale per ognuna delle corse: se il numero dei corridori fosse dispari alla fine dell’ultima corsa sarà assegnato in più od in meno quel numero di cavalli che risulteranno dal detto riparto“. Infine alle ore 5 p.m. i fantini “decentemente vestiti” si dovevano recare al punto di partenza della corsa, esattamente vicino alla “Voltata del Camposanto“. La gara prevedeva diverse corse di due o più fantini estratti a sorte i quali “al primo cenno del suono di tromba dato dai Deputati Mossieri dovranno muovere allo sperimento percorrendo il tratto dal punto suddescritto fino all’ingresso del paese ove sarà tirata una linea“. I primi arrivati di ogni corsa gareggiavano tra loro per decretare infine i primi due ai quali sarebbero andati premi in denaro. Al primo arrivato un premio di lire 30 e al secondo un premio di lire 20. Era tassativamente vietato spaventare i cavalli corridori con qualsiasi oggetto o in altro modo. Chiunque contravveniva a quest’ultima regola incorreva in pene molto salate fino all’arresto a seconda della gravità del caso. Se poi i contravventori erano i fantini o i proprietari dei cavalli oltre alle pene summenzionate perdevano qualsiasi possibilità di vincita. I cavalli iscritti alla gara furono 6 il primo premio fu vinto da Strabioli Giovanni Battista e il secondo da Fatello Raffaele.
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