“Come eravamo…” – 27
Curiosità storiche dagli archivi comunali di Colonna I° Parte – Nella seconda metà del 1879 la popolazione di Colonna fu messa a dura prova da una serie di infezioni virulente e spesso mortali. Le difficoltà maggiori che incontrarono furono date dalla scarsità di cure adeguate per mancanza di medicinali e, per i più poveri costretti a letto, da opportune fonti di sostentamento, tanto da non consentire idonea guarigione. In una lettera inviata dalla Giunta Municipale al Prefetto di Roma apprendiamo quanto segue: Colonna 27 Settembre 1879 Le condizioni sanitarie di questa piccola popolazione sono alquanto desolanti. Tanto che in 643 Abitanti si contano 168 infermi oltre ai convalescenti che vuol dire la 4° parte.
Le malattie dominanti sono le febbri miasmatiche a periodo prodotte forse dalla malaria oltre ad alcuni casi di tifoidea, e disgraziatamente sonosi purtroppo verificati dè decessi contandosi dal 10 agosto in poi tra grandi e piccoli 17 morti. Le febbri suddette sono in se stesse ostinatissime ma siccome queste hanno percosso in specialmodo i poveri contadini i quali non hanno mezzi per curarsi anche sul riflesso della cattiva stagione, così la guarigione si rende più che mai difficile.
L’amministrazione comunale per quanto glielo ha permesso il limitatissimo fondo di beneficenza descritto in bilancio ha procurato di soccorrere i più bisognosi e con… (manca testo) e con qualche somministrazione di carne. Ma il fondo stesso oltre che ha di molto superato la cifra gabellata, il bilancio non presenta altri fondi da potersi stornare.
Qui non vi sono ospedali né altra opera sia di beneficenza da cui poter avere dei soccorsi. In tali deplorevoli circostanze adunque la sottoscritta Giunta si rivolge alla S.V.Ill.ma qual garantissimo Prefetto affinché o presso il superiore Governo o presso l’onorevole Deputazione Provinciale voglia adoperarsi per ottenere un qualche generoso soccorso o in denaro o in medicinali onde rimediare almeno ai più estremi bisogni.
Il fatto da per se stesso è troppo eloquente da non meritare tutta la sollecitudine dell’encomiata S.V.Illustrissima per avere una pronta ed immediata evasione che i detti lusingano favorevolissima
Ed in tale attesa rispettosamente si dichiarano.
La giunta Costantino Rondelli sindaco, Giuseppe Crocenzi assessore, Andrea Cascia assessore. La risposta del Prefetto non si fece attendere, ma fu durissima.
La illustreremo nella seconda parte.
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