Colori e profumi della buona sveglia
Sempre la stessa storia, questa è la mia sveglia, posso esserne sicuro! Gli stessi personaggi, con le loro voci e le loro professioni, le loro appartenenze culturali e sportive, tutti lontani dalle loro case ma vicino le case altrui. Tutti, coerenti ogni mattina, a ripetere il loro modus operandi. “Ah gigi, hai visto che vavemo fatto lì bozzi…ma falla finita, mò te gonfio, risponde l’altro”. Nel frattempo gli operatori ecologici, non disdegnano di confondere scopa e paletta con piccone e scalpello, per rimuovere qualche minuscola carta e cicca di sigaretta, talchè la donna apre la persiana e dice: ” Aho mavete rotto li cojoni”. Poi, è il turno del motorizzato con l’ape, che la tratta accelerando come fosse una Ferrari, scendendo e aggiustandosi all’Alberto Sordi nell’americano a Roma e gridando: “namo, namo, namo…aho, ecco scintillone, andò annamo, all’orto!” Non parliamo poi del barista, che ci fa capire la sua presenza con il primo allarme, suonato quand’è ancora buio, per aprire le danze e far sapere che c’è, che è arrivato. Non solo, nel disporre poi quattro sedie ed un tavolo, crea un’orchestra di rumori fra le voci di quelli che stanno sopraggiungendo e non lasciandosi scappar neanche, il contenitore di bottiglie vuote da far suonare, come mancante controfagotto al concerto in atto. Il tutto certamente non dedicato, a chi rientra di mattina dopo aver lavorato un’intera notte. C’è poi il cercatore di funghi che arriva e dice: ” oh, oh, oh, allora tutti si fermano…anche i tavolini, ed in coro sempre gridando domandano, quanti ne hai fatti stamattina? Lui risponde soddisfatto; ah ah, soltanto un chilo de peloselli”. Nelle ore a seguire, la situazione non cambia perché arriva un’altra comitiva, che tra i giocatori di carte, gli strilloni e qualche arrabbiato blasfemo, prosegue il concerto iniziato all’alba. Ogni tanto, bisogna però pur dire, che c’è il gentil tocco di una visita di una donna, ambigua anch’essa e probabilmente attratta dall’originalità dell’inquietante ambiente! Poi arriva la sera, la dolce sera, ed un pò di sana calma che ahimè, presto finirà. Rispetto all’inizio dov’ero infastidito, ora sono quasi abituato e beh, posso dire, dopo tutta questa sinfonia che va avanti ormai da tempo, che se alcune mattine manca solo uno degli “strumenti” dell’orchestra mi preoccupo, infatti, ultimamente, il barista non è stato bene ed è mancato al concerto, anche se ben sostituito dalla barista. Questo ci ha rattristato tutti e molto, facendoci augurare un sano e pronto recupero, che sembra è avvenuto. Il riposo è sacro ed è un Diritto Costituzionale, giova alla salute, al sorriso e all’armonia tra gli uomini, non bisogna mai dimenticare questo!
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