Colonna – Democrazia e Libertà in ricordo di Iole Mancini
I ragazzi del Gulluni incontrano due testimoni della tragedia dei Desaparesidos argentini.
Giovedì 5 dicembre si è svolta una mattinata di studio e riflessione sulla importanza della Democrazia e della Libertà, due sostantivi dal significato profondo e similare, negati da ogni dittatura.
Dopo una breve presentazione sul valore ed importanza dei due principi fondamentali della nostra Costituzione, si è rivolto un pensiero a Iole Mancini, partigiana che prima della liberazione di Roma venne catturata e torturata nel carcere di Via Tasso dalla SS tedesche. Iole, staffetta partigiana, ha dedicato la sua vita alla lotta per la libertà e il rispetto della Costituzione. Lo scorso anno ha incontrato alcuni studenti della scuola secondaria di Colonna, raccomandando loro di custodire e difendere sempre la libertà e costruire il futuro attraverso lo studio.
Il Sindaco di Colonna Fausto Giuliani, ha portato i saluti dell’amministrazione, raccomandando ai giovani di fare tesoro di queste esperienze, esprimendo apprezzamento per il lavoro dei docenti ed un ringraziamento agli ospiti che, precedentemente, erano stati accolti presso il palazzo comunale.
La Sindaca del Consiglio Comunale delle ragazze e dei ragazzi, Matilde Ruggieri, ha esortato tutti gli studenti presenti ad impegnarsi ogni giorno nello studio con una particolare attenzione al sociale.
Ha moderato i lavori l’Avv. Roberto Molle, Presidente dell’Associazione Battaglia di Cassino, introdotti con la presentazione del periodo storico degli anni bui dell’Argentina, dove la dittatura di Videla provocò la morte di oltre 30.000 persone innocenti, i cosiddetti desaparesidos, scomparsi perché si ribellavano ad un regime dittatoriale e crudele.
Emozionanti i racconti dei due testimoni, Gladys Baritce e Josè Pettiti; cittadini argentini che furono rapiti, incarcerati e torturati dalla polizia argentina, al fine di estorcergli informazioni su altri dissidenti; si rifiutarono di collaborare e furono poi messi in istituti carcerari per diversi anni; carcere duro, senza poter vedere nessuno, in condizioni igienico sanitarie terribili; sono riusciti a salvarsi perché , grazie ad eventi fortuiti, furono in diversi periodi espulsi dall’Argentina, arrivando in Italia.
Gli studenti hanno ascoltato con molta attenzione i loro racconti e, soprattutto, le loro riflessioni; in particolare sulla circostanza di essere convinti di stare dalla parte “giusta” della storia, convinti dei loro principi; solo così riuscirono a superare questo duro momento con grande determinazione.
Ed ancora, rivolto agli studenti, dovete guardare intorno per capire cosa succede, ed uscire dall’individualismo, perché da soli non si cambia nulla; è necessario confrontarsi con gli altri, fare comunità, per crescere dalla parte giusta.
Coinvolgente l’intervento di Dario Ronzani, che ha letto dei passi tratti dal suo libro “Fantasmi ed altri animali”, accompagnato dalla chitarra. Il libro è ambientato proprio nel periodo buio dell’Argentina, raccontando la tragedia dei Desaparesidos, attraverso una storia piena di dolore, che fa comprendere immediatamente l’immane tragedia di quanto avvenne. Il Palazzetto decorato con i disegni, abbellito dalle poesie, tutti realizzati dai ragazzi, sul valore della libertà, è stato accarezzato dalle note e dalle parole della canzone di John Lennon “Imagine”, cantata dagli studenti, diventata inno alla pace ed alla fratellanza tra i popoli, diretta dai professori Antonio Zampulla e Elisa Albanese. Ogni anno una rappresentanza di studenti partecipa alla corsa di “Mighiel”, poeta e podista argentino che venne rapito ed ucciso in Argentina, sotto la guida dei Professori Mario Alonzo e Iolanda Di Laura.
“Una mattinata formativa e piena di valori”- ha dichiarato la Presidente Prof.ssa Fabiola Tota, grata ai presenti per aver testimoniato il vero significato della libertà e della democrazia, fondamenti della nostra bella Costituzione.
Doverosi i ringraziamenti a Giordy Franci per la grafica, Cinzia, Mary e Daniela, alla Società Sportiva, alla Pro Loco, alla Protezione Civile, alla Polizia Locale, ai Carabinieri della Stazione di Colonna, e non ultimo alla Amministrazione Comunale ed ai Docenti della Scuola “Tiberio Gulluni” di Colonna.
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