Notizie in Controluce

Ho seguito una due giorni di conferenza in streaming sulla cittadinanza organizzata dalla Facoltà di Giurisprudenza di Tor Vergata dal titolo: “PROFILI STORICI DELLA CITTADINANZA”. La tematica, dal punto di vista storico, non solo è parsa interessante, ma anche attuale: dal punto di vista giuridico invece, essa ha analizzato la “veste” che la cittadinanza ha avuto nel corso del tempo. Il cittadino è chi appartiene a uno Stato e, per ciò, è titolare di diritti politici, civili e sociali ma anche soggetto a obblighi. Cittadinanza romana, ius sanguinis (nascere da un cittadino), ius soli (nascere in un determinato territorio) e gli statuti Comunali, dove ogni Comune ha le sue norme sulla cittadinanza (naturale, ius sanguinis, ius soli, accidentale, ossia risiedere in un luogo per un determinato tempo, acquisto dell’immobile, deliberazione consiglio comunale, esercitare una professione, esercitare cariche pubbliche), e la sua utilitas (cittadinanza per apporto: insegnante, giurista, etc.). Affiancava il Comune lo Stato (negli Stati moderni si poteva avere anche più cittadinanze -l’Italia era divisa in una miriade di Stati-) e Il sovrano (concessa per grazia o dignità-carriera pubblica ricoperta-). Essere cittadini significava nei Comuni essere depositari di diritti come accedere alle risorse naturali, tutela civile e penale, assistenza, solidarietà, etc. ma anche di doveri: fedeltà, prestazioni, contribuire ai bisogni, prestazioni reali come pagare le tasse, etc. Emergeva quindi il tema etico, la virtù civica, dove i doveri sono fondanti dei diritti, il tema della responsabilità quindi e non semplicemente status. Il concetto del perimetro insito alla cittadinanza: chi è cittadino implica anche chi non lo è e il tema del limite (inclusione/esclusione). Nel 1789, con la Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino, emergono diritti imprescindibili di libertà, proprietà, sicurezza (garantisce la libertà e la proprietà) e resistenza (all’oppressione). E poi l’uguaglianza, la borghesia e, a livello giuridico, la Costituzione dell’800 e il codice (rapporto cittadinanza/ proprietà). Altri concetti comunque sono connessi a essa: la demografia, l’economia, la cittadinanza universale, la quantità, le qualità personali, la cultura libresca e la cultura del lavoro… Cosa potremmo aggiungere? Importante il senso di appartenenza e di ospitalità, attenzione alla demagogia e all’educazione, alla dignità e al rispetto reciproco.