Città di Albano Laziale – Educazione al dialogo e alla pace
Giovedì 15 dicembre, Albano Laziale-Sì è concluso lunedì 12 dicembre 2022 presso la Sala Nobile di Palazzo Savelli il progetto pilota “Educazione alla pace e al dialogo con una prospettiva interreligiosa”. Giovani del territorio di diverse fedi religiose hanno incontrato studentesse e studenti delle classi terze della Scuola Secondaria di I Grado dell’I.C. Albano – hanno condiviso con loro le loro personali esperienze e le loro tradizioni culturali e spirituali. L’intendo era quello di stimolare la loro curiosità e di avviare un confronto vivace e propositivo per abbattere stereotipi e pregiudizi.
A portare avanti l’iniziativa la sezione “Donne di fede in dialogo” dell’Associazione Religions For Peace.
Francesca Baldini – responsabile del progetto – ha dichiarato: “È con immensa gratitudine che ringrazio l’assessora Zeppieri per questa preziosa opportunità. Questo progetto non solo è stata una esperienza arricchente, dal punto di vista umano e spirituale, ma è stata anche una grande occasione di incontro e conoscenza. I giovani si confermano fucina di novità, di ricchezza e continua scoperta. Sia i giovanissimi alunni delle classi coinvolte, sia il team di giovani testimonial di diverse religioni che hanno dimostrato come la conoscenza e il rispetto reciproco, a partire dai propri credi religiosi, può essere la chiave comune per abbattere i muri del pregiudizio e costruire insieme una Europa più dialogante e pacifica.”
Alessandra Zeppieri – Assessora alle Politiche Europee e ai Gemellaggi – ha aggiunto: “Se diamo loro fiducia, i nostri giovani saranno in grado di dare vita ad iniziative meravigliose e lo faranno con dedizione, cura e con l’entusiasmo che caratterizza la loro età. Anche questo progetto lo testimonia; le studentesse e gli studenti dell’I.C. Albano hanno fatto loro il messaggio che il gruppo dei giovani dell’Ass.ne Religions For Peace voleva affidargli: per costruire pace bisogna accogliere con curiosità le differenze dell’altro da noi, bisogna favorirla e credere – fino in fondo – all’idea che nel farlo questo ci permetterà di aprire le nostre menti e farci fare esperienze autentiche e arricchenti”.
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