Circolo Città Futura in visita al Parco Archeologico di Villa Gordiani
Domenica 26 febbraio un numeroso gruppo di persone hanno seguito il dott. Gianluca Zanzi in un viaggio nel tempo alla scoperta dei ritrovamenti dell’area verde della periferia romana
Continuano le iniziative del Circolo Città Futura di Legambiente per la promozione delle domeniche ecologiche nel V municipio. Domenica 26 febbraio, per il terzo appuntamento del 2017, i volontari hanno invitato i cittadini a visitare il Parco Archeologico di Villa Gordiani.
Cogliendo l’occasione della splendida giornata di sole, un numeroso gruppo di residenti e non si sono uniti al dott. Gianluca Zanzi, responsabile dell’Ufficio Territoriale dei Beni Archeologici dei Municipi 5 e 6, per seguire un viaggio nel tempo alla scoperta delle storie che si celano dietro ai meravigliosi ritrovamenti archeologici presenti nell’area verde della periferia romana.
Oltre alle bellezze incastonate nel paesaggio, l’attenzione dei visitatori è stata catturata in particolar modo dal Colombario di via Olevano Romano aperto in via straordinaria dal dott. Zanzi. Un pezzo importante del patrimonio culturale del nostro territorio che riesce sempre a stupire i cittadini ogniqualvolta scoprono che all’interno di quella struttura vista di sfuggita dalla strada si trova un mondo nascosto.
“Una bellissima giornata – spiega Amedeo Trolese, presidente del Circolo Città Futura – in cui i cittadini hanno potuto beneficiare della professionalità e passione del dott. Zanzi che ha giustamente magnificato le emergenze archeologiche di Villa Gordiani e del Colombario di via Olevano Romano”.
Nel corso della giornata, il Circolo Città Futura di Legambiente ha promosso la raccolta firma in sostegno della campagna europea “Salva il Suolo-People4Soil” per chiedere all’Unione Europea l’istituzione di norme specifiche a tutela del suolo, un bene essenziale al pari dell’acqua e dell’aria.
“Ogni anno in Europa spariscono sotto il cemento 1000 kmq di suolo fertile, un’area estesa come l’intera città di Roma – conclude Trolese – Nonostante questo, in Europa, non esiste una legge comune che difenda il suolo. I cittadini di tutta Europa chiedono di difenderlo dal cemento, dall’inquinamento e dagli interessi speculativi”.
Per maggiori informazioni sulla petizione visita il sito: https://www.salvailsuolo.it/
Foto di Guido Iraldo
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