Ombre cupe sul Sacro Cuore, fra IGDO e OGDO
Ombre cupe si addensano sul Sacro Cuore, ovvero il Colosseo di Ciampino. I piccioni che vi sono accasati non sanno che pesci pigliare, in attesa di sviluppi che tardano a manifestarsi si godono nel frattempo l’immensa proprietà.
L’OGDO (Opera Gesù Divino Operaio) già IGDO (Istituto Gesù Divino Operaio), non si sente nemmeno respirare, non si sa nemmeno che cosa sia, vive di spirito santo trincerata nella parte restaurata, chissà come recuperata, annessa alla chiesa parrocchiale. Intanto si muovono in ogni direzione tutte le forze interessate al destino del Colosso di Ciampino, e qualche risultato scappato fuori lascia presagire che ci sarà da lottare duro ma con ottime probabilità di riuscita per il salvataggio del magnifico complesso immobiliare, fulcro della città, che nonostante tutte le offese subite resta impavido a sfidare il tempo e la sequela delle ‘umane’ scelleratezze che continuano a bersagliarlo. Peggio delle bombe degli alleati.
Presto, molto presto, si faranno i conti con la storia recente del Sacro Cuore. Ripartendo dai primissimi anni ’90. Forse la messa all’Asta può attendere, con buona pace di tutti.
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