Cinghiali nei centri abitati, i comportamenti da tenere
Albano Laziale, Ariccia, Grottaferrata, Lariano, Monte Compatri i Comuni che si sono già attivati
Il foraggiamento artificiale di cinghiali, o qualsiasi altro esemplare di fauna selvatica, è una pratica dannosa e controproducente, in quanto, oltre a creare un surplus di cibo che può squilibrare le naturali dinamiche ecosistemiche, facilita l’avvicinamento degli animali ai centri abitati e presso le sedi stradali.
Nonostante articoli di approfondimento, notizie e inviti tesi a disincentivare comportamenti che, seppur in buona fede, possono essere potenzialmente pericolosi, si continua ad accertare la presenza di cibo appositamente collocato.
Circa un anno fa (9 settembre 2016) il Parco inviò una nota con la quale si invitavano i 15 Comuni dei Castelli Romani ad emanare ordinanze che vietassero la pratica del foraggiamento della fauna selvatica. Hanno aderito, ad oggi, Ariccia, Albano Laziale, Monte Compatri, Grottaferrata e Lariano.
Si ribadisce che alimentare i cinghiali è vietato per legge, quindi sanzionabile, e diminuisce il naturale timore degli stessi per l’uomo, favorendo la possibilità di incontri ravvicinati; l’abbandono di cibo in prossimità delle strade invita gli animali al loro attraversamento, con il rischio di gravi collisioni.
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