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CicloInVersoRoMagna 2011 (I parte)

CicloInVersoRoMagna 2011 (I parte)
Dicembre 09
17:56 2011

muralescicloCol collegamento in streaming del 12 agosto, si conclude CicloInVersoRoMagna 2011: quarto Giro ciclo-poetico, iniziativa col patrocinio della Federazione Italiana Ciclismo, dell’Università La Sapienza di Roma e dell’Università degli Studi di Pavia, oltre che della Provincia e il Comune di Ferrara e dei Comuni di Cremona e Ravenna, ed evento inserito nell’ambito della Festa del Ticino 2011 col Comune di Pavia curato insieme a Gloria Scarperia e Andrea Bisighin.

 L’argomentazione di scelta per un epilogo che coincide con la narrazione, avviene attraverso l’uso di sole fotografie, a bassa risoluzione e senza l’ausilio di riprese in video. A seguire l’intervento in diretta, la traccia audio sovrappone alcuni testi poetici dai vari raduni svolti, insieme a talune sonorizzazioni di fondo improvvisate fra italici frammenti di jazz a 78 giri. Una scelta motivata da una presa di distanza dalla fagocitante società d’immagine, come pure a ricostituire un unicum dell’evento, irripetibile, sia esso tangibile e reale che in streaming. Quindi si delimitano momenti distinti, da non assommare o clonare, ciascuno con una propria natura e ragione d’essere. Momenti che aspirano a vivere di propria esistenza, a partire da riferimenti e modalità di comunicazione. Ne fluisce una poetica del tempo che, tutto sommato, solo la fotografia sa ben restituire, colma di dettagli da riscoprire, capaci di prendere forma oltre la sintesi temporale di un vissuto. Una prospettiva che, integrando evento e narrazione, oltre ogni vana celebrazione dà consistenza e vita ad “altro”, a quanto evocato nell’istante, per mezzo di un’epica condivisa senza dover far ricorso all’impresa e la sua spettacolarizzazione. Un qualcosa che, dalle trame del compiuto, sia in grado d’interagire tanto con la memoria quanto con l’immaginario dei protagonisti e degli stessi spettatori. Questo epilogo di fine evento, per la cronaca, resta disponibile in formato videoregistrato sul canale www.ustream.tv/channel/ciclopoetica. CicloInVersoRoMagna, raccordando tradizioni di poesia orale sulle due ruote nella complessità dello sviluppo sostenibile, è un progetto che ha aperto il nuovo corso ciclo-poetico alla tematica storico-culturale ed è operativo fin dal febbraio scorso. Tracciando un itinerario “InVerso”, che riconduca al mito nella poesia, il riferimento resta sempre il format siciliano del 2008, primo festival itinerante di poesia, bicicletta, tradizioni e arti, caratterizzato da incontri con poeti, artisti, sportivi e performance per ogni tappa del viaggio in una no-stop di una settimana. Il titolo preposto a questa rassegna itinerante, nella sua polisemantica semplice e diretta, sintetizza anzitutto una concezione ciclica del tempo, dell’eterno ritorno che, nella civiltà greca come quella romana, progredisce in un divenire che sedimenta la storia sul mito, dove l’eroe riporta sul piano umano l’archetipo divino tramite l’azione. Tempo che, tra i simboli assunti, vede il cerchio e la correlazione più diretta della ruota che, nella fattispecie, è tanto metafora quanto espressione letterale di veicolo nel tempo. Ciclicità già segnate nel corso delle prime due edizioni e che, nel 2009, convergono nel paradigma della partenza-arrivo da Messina mentre, a partire dal 2010, divengono altresì prefisso preposto al titolo marcando un altrove che ritorna nella dialettica della poetica di un “Ciclo” “In” “Verso”, quale momento sincretico di apporto culturale per tutti. La Romagna è terra esplicitamente inserita nel titolo come nel contesto, punto di arrivo e di partenza, chiusura di un ciclo della stessa romanità ma anche raccordo di persistenza condiviso attraverso i suoi popoli. Da Pavia a Ravenna, con CicloInVersoRoMagna, si è configurato un tragitto caratterizzato nella sconfitta di Oreste da parte di Odoacre e la relativa deposizione di Romolo Augusto, sia sul piano simbolico che rievocativo. La Romagna, peraltro, riporta alle più lontane radici della stessa poesia in bicicletta attraverso la figura di Olindo Guerrini, primo ciclo-poeta della nostra letteratura. “Sono nato (ahimè!) a Forlì; ma la mia vera patria è Sant’Alberto, 15 km al nord di Ravenna, dove i miei avi hanno sempre vissuto” sono parole che introducono e motivano da sole una scelta decentrata, rispetto la città, su questa contrada per la tappa di Ravenna. La locale biblioteca dedicata al poeta, purtroppo coincideva con la chiusura per ferie dello spazio adibito, ma la particolare location del Museo NatuRa ha opportunamente ospitato l’evento richiamandosi, per di più, alla precedente edizione. Considerando il concorrere di un altro 150° insieme all’Unità d’Italia, ovvero quello della bicicletta, il Guerrini meriterebbe, senz’altro, una doppia menzione. A lui, come poeta e ciclista urbano, dedicai un saggio breve già nel 2003, e, tramite i suoi versi, associavo quel primo embrione di poesia in bicicletta ancora da sviluppare (fine prima parte continua sul prossimo numero)

 

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