Ciampino. Voci inquietanti attorno al sottopasso Folgarella
Si gridò al miracolo, quando nel 1976 s’inaugurò il sottopasso alla Folgarella – all’epoca quartiere tra i più attivi del giovane comune di Ciampino, autonomo da Marino dal dicembre 1974 – che andava a eliminare l’infausto passaggio a livello, causa di tante lotte e di tante vittime nei decenni passati. Una grossa conquista evidentemente tardiva, giacché era già funzionante dal 1972 il sottopassaggio pedonale alla stazione ferroviaria, comodo collegamento con il centro cittadino, mentre la nuova viabilità andava pesantemente a incidere sulle attività di zona, decretando in taluni casi – vedi via Giuseppe Verdi e traverse – la chiusura di ogni esercizio commerciale e la fine di una vita sociale fino ad allora vivacissima.
Il sottopasso tanto desiderato dai vecchi ciampinesi – incubo dell’infanzia di chi doveva attraversare i binari per andare a scuola o in chiesa, o semplicemente a comprare il pane da Del Bufalo quando non c’erano ancora negozi nella borgata – una volta inaugurato fu dimenticato da cittadinanza e Amministrazione, e lasciato a deperire nel sozzume prodotto e rilasciato dai soliti disgraziati incivili e mai rimosso.
Ultimamente qualcuno ci ha messo le mani e ha coperto con una bella pittura le oscenità accumulate nel tempo, non si è risaliti agli autori dell’opera ma pare si tratti di una associazione di volontariato che sta operando nella zona dei Castelli per portare decoro laddove regnano bruttura e sporcizia. A chiunque sia stato, il nostro plauso.
Ma attorno al sottopasso della Folgarella, girano anche voci inquietanti.
Pare che si stia preparando un collegamento fra il sottopasso e l’interno dell’aeroporto, separati solo dalla strada, e che a tale scopo sarebbero serviti i sondaggi effettuati nei giorni scorsi. Queste e altre le voci che circolano in merito al sottopasso della Folgarella e ai lavori in corso all’aeroporto, nell’area militare di Ciampino Est, tra cui – e questa sembrerebbe notizia certa, rilasciata dal sindaco Terzulli – il rifacimento (e forse l’espansione?) della pista, per cui si annuncia per il prossimo ottobre la chiusura dell’aeroporto per 10 giorni. Il tempo di assaporare l’assenza del rumore bestiale che affligge la popolazione ciampinese e limitrofa, per poi forse venire a sapere di che cosa realmente si tratti, a favore e a discapito di chi. Si aspettano notizie ufficiali.
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