Ciampino si va perdendo i pezzi e i Comitati Cittadini corrono ai ripari
Si è svolta lo scorso 18 marzo nella sala consiliare “Pietro Nenni” in via 4 novembre l’assemblea per la realizzazione del parco pubblico al Muro dei Francesi, promossa e organizzata dal Movimento Ciampino Bene Comune d’intesa con l’Amministrazione e le forze attive del territorio.
Il primo di un ciclo d’incontri per mettere a punto – col sostegno di studiosi ed esperti nelle varie aree di competenza, e con il patrocinio del professore Paolo Maddalena, noto giurista e magistrato già giudice costituzionale – un piano di salvataggio e di recupero di buona parte del patrimonio locale che si va sfaldando rapidamente, e proditoriamente, nell’ignavia delle istituzioni e di gran parte della popolazione. Un altro passo di un lungo percorso di cui non si vede la fine e che fra alti e bassi registra comunque in attivo la presenza forte di una volontà popolare che non si dà per vinta e si pone l’intralcio a ogni manovra speculativa nemica del “bene comune”.
Commenta positivamente l’incontro del 18 marzo Luigi Zuzzi, studioso locale e membro attivissimo del Movimento CBC:
“La sala era piena ed è rimasta piena fino alla fine. Il Sindaco Terzulli e l’Assessore Pazienza (assessore alle infrastrutture e ‘Recupero IGDO’, ndr) erano presenti tra il pubblico e sono intervenuti. Il sindaco davanti a circa 180 cittadini si è impegnato a portare avanti la nostra proposta di iniziare il percorso di acquisizione dell’area dei Casali attraverso l’applicazione dell’art.42 della Costituzione. Aspettiamo di vedere se manterrà gli impegni presi con tanti suoi concittadini. Se son fiori fioriranno…
Indicatore non da poco sul consenso all’iniziativa, il bussolotto con cui abbiamo chiesto agli intervenuti di aiutarci a coprire le spese; ci ha consentito di non avere debiti con nessuno compreso il rimborso dovuto a chi ha fatto le riprese e montato il video che avevamo preparato: “Luogo della memoria – la Tenuta del Muro dei Francesi”.
Intanto un altro fronte si apre a Ciampino creando la massima allerta. Solo l’accenno da parte di Zuzzi di una notizia, scarna e densa d’incognite, che sta viaggiando da giorni: “Ma ora ci troviamo davanti a un problema grande: il nostro IGDO l’hanno messo all’asta. La questione è veramente seria”.
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