Ciampino si avvia verso l’Amministrazione condivisa per i beni comuni
Giovedì 6 luglio alle ore 17.00 un incontro pubblico in sala consiliare
Promuovere le iniziative dei cittadini nello svolgimento delle attività di cura dei beni comuni. Con questo obiettivo l’Amministrazione comunale di Ciampino è al lavoro per la redazione di un Regolamento per l’Amministrazione condivisa per i beni comuni, creando una sinergica alleanza tra cittadini e Istituzioni nella gestione della cosa pubblica.
Il cammino è stato intrapreso grazie alla preziosa collaborazione con Labsus (https://www.labsus.org), Laboratorio per la sussidiarietà che da anni supporta gli Enti locali nella realizzazione e nell’attuazione di questo importante strumento. Attraverso l’approvazione di un apposito Regolamento comunale, si darà infatti modo ai cittadini attivi, che hanno desiderio di realizzare progettualità condivise, di sottoscrivere con l’Ente un patto di collaborazione, senza necessariamente doversi costituire in un’associazione o altra organizzazione riconosciuta.
“L’obiettivo che si siamo posti – spiega l’Assessora Alessandra Mantuano – è di dare la possibilità anche ai ciampinesi di essere cittadini attivi in un modello del tutto nuovo e finora irrealizzabile, perché l’ordinamento giuridico non consentiva ai cittadini comuni di occuparsi della cosa pubblica pur continuando ad essere semplici cittadini. Lo scopo dei patti di collaborazione è di prendersi cura dei beni comuni della Città come se fossero propri: un modo diverso di vivere la città, con la possibilità di creare forme di bellezza e di aggregazione nuovi”.
“Un modello di partecipazione attiva – aggiunge la Sindaca Emanuela Colella – a cui si sono già avvicinati numerosi Comuni Italiani, tra cui Roma. Per iniziare fin da subito ad utilizzare il modello di Amministrazione condivisa, vorremmo presentare il Regolamento di prossima adozione ai cittadini in un incontro pubblico che si terrà il 6 luglio 2023 alle ore 17:00 in sala Consiliare, al quale parteciperanno anche dei rappresentanti dell’associazione Labsus che in Italia rappresentano i massimi esperti in materia di Amministrazione condivisa dei beni comuni”.
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