Ciampino – Seminario di studio: dalla “Ronchi” alla “Circular Economy”:
Seminario di studio: dalla “Ronchi” alla “Circular Economy”:
riflessioni sui sistemi di gestione del ciclo dei rifiuti.
Giovedi 19 ottobre si è tenuto, presso l’Aula Consiliare del Comune di Ciampino, il seminario di studio promosso dalla Società AET (Ambiente S.p.A.) dal titolo: dalla “Ronchi” alla “Circular Economy” riflessioni sui sistemi di gestione del ciclo dei rifiuti, con particolare riferimento ai nostri territori. L’obiettivo preminente del convegno di questa mattina è stato quello di costruire un percorso non meramente analitico, riguardo le pratiche del ciclo dei rifiuti nelle realtà italiane più eterogenee ma quello di fare il punto sull’esperienza che si è sedimentata, a partire dalla normativa “Ronchi” del 1997 e il determinarsi di nuove pratiche industriali necessarie alla costituzione di un modello compiuto di Economia Circolare, in grado, nella sua reale prospettiva e nelle articolazioni dei suoi processi di generare una suplly chain del rifiuto, realmente capace di partorire valore aggiunto, giungendo al più compiuto riutilizzo del rifiuti.
Della prospettiva più immediatamente vicina alla nostra realtà territoriale ha parlato il primo relatore, il Dg della società Ambiente, Davide Vernice, mentre il Prof. Edo Ronchi ( padre della legge che porta il suo nome) ha ispirato la platea dettando una serie priorità che andrebbero percorse per sostenere una economia circolare. il DG di Legambiente, Stefano Ciafani, ha tenuto a riscontrare una serie di condizioni che si frappongono alla realizzazione dell’impiantistica del rifiuto mentre l’On Alessandro Bratti, Presidente della Commissione d’inchiesta sugli illeciti ambientali e del ciclo dei rifiuti, ha sottolineato l’importanza di costituire una vera e propria agenzia nazionale di garanzia sul ciclo dei rifiuti.
Sono intervenuti inoltre, il Sindaco di Ciampino Giovani Terzulli; la Presidente di AET Eleonora Di Giulio; il Sindaco di Marino Carlo Colizza e il Vice Presidente di Utilitalia, Filippo Brandolini che ha posto l’accento, nella fattispecie, sulle differenze strategiche e imprenditoriali che si configurano nel nostro Paese.
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