Ciampino deve chiudere alle low-cost prima che apra Viterbo
“Siamo soddisfatti – afferma Lavagnini – che il Presidente della Regione ribadisca in ogni occasione che a Ciampino c’è una emergenza e che la stessa vada risolta al più presto, attraverso la definitiva delocalizzazione dei voli commerciali da Roma-Ciampino altrove, ma vogliamo ribadire che le due cose sono state, e devo rimanere, separate: indipendentemente dai tempi dell’apertura del nuovo low-cost airport del Lazio, infatti, il Pastine deve tornare ad essere un aeroporto unicamente dedito ai voli di Stato e non superare il volume di traffico aereo che verrà stabilito dal Cristal, ovvero il monitoraggio acustico che sta ultimando la Regione Lazio”.
“La definitiva trasformazione del Pastine – afferma Perandini – in aeroporto unicamente di Stato deve avere tempi brevissimi, così come ha ribadito lo scorso 11 settembre il Ministro Matteoli in un comunicato congiunto con il Comune di Ciampino. I cittadini di Campino e dei comuni limitrofi non possono aspettare l’apertura di Viterbo per risolvere l’emergenza in atto. E’ per questo che i nei prossimi giorni contatterò il Ministro delle Infrastrutture e Trasporti per chiedergli, così come concordato a settembre, un nuovo incontro durante il quale illustrargli i 2/3 dei risultati del monitoraggio Cristal, che confermano la necessità di ridurre il traffico aereo su Ciampino al massimo a 60 movimenti aerei giornalieri complessivi, a fronte dei circa 200 attuali, di cui 100 commerciali.”.
www.comune.ciampino.roma.it
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