Ciampino. Delocalizzazione degli sfasci di Roma Capitale
La Barbuta, l’area individuata da Roma Capitale per la delocalizzazione degli autodemolitori da via Palmiro Togliatti è “inidonea” e si invitano i Ministeri dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, della Cultura e della Difesa a “esprimersi, ciascuno per propria competenza, sul complesso quadro vincolistico gravante sull’area, tenendo in debita considerazione gli aspetti paesaggistici, ambientali, archeologici, idrogeologici e aeroportuali”.
È questo in estrema sintesi il contenuto della Delibera approvata nell’ultima seduta della Giunta comunale di Ciampino e avente a oggetto “Ipotesi di delocalizzazione delle attività di autodemolizione all’interno dell’area della Barbuta – Capannelle Recepimento e condivisione delle motivazioni di inidoneità del sito prescelto dal Comune di Roma”.
“Dopo il Consiglio comunale di luglio scorso e l’approvazione unanime di un ordine del giorno in cui tutte le forze politiche hanno espresso contrarietà a tale ipotesi – sottolinea la Sindaca Emanuela Colella – continuiamo a ribadire un NO fermo chiedendo ai Ministeri competenti un incontro urgente. Sono notevoli le perplessità sulla possibile scelta avanzata dal Comune di Roma che porterebbe alla rinuncia di un ciclo virtuoso, compatibile con una transizione ecologica dettata dall’Europa, e alla definitiva compromissione di un’area che andrebbe invece ulteriormente tutelata preservando e rispettando gli importanti vincoli esistenti. Abbiamo accolto e recepito le indicazioni di Diritti in Comune e Italia Viva, che ringraziamo per il supporto, riservandoci di integrare e approfondire i riferimenti tecnici a supporto della dimostrazione di non idoneità del sito prescelto. Continua dunque la nostra battaglia per la difesa del territorio”.
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