Chiusura stagionale dell’emissario del lago di Nemi
Chiusura stagionale dell’emissario del lago di Nemi misura di conservazione per lo svernamento dei chirotteri
Come ogni anno il Parco dei Castelli Romani, con ordinanza del commissario straordinario n. 3 del 29/09/2023, ha disposto la chiusura stagionale dell’emissario del lago di Nemi, dal 14 ottobre 2023 al 31 marzo 2024, essendo sito di fondamentale importanza per lo svernamento dei chirotteri.
I chirotteri europei sono minacciati di estinzione, fra le cause principali, vi è la distruzione dei rifugi e il disturbo arrecato all’interno degli stessi dall’uomo nel periodo del letargo invernale. L’Italia dal 2005 ha aderito all’accordo EUROBATS o Bat agreement, che prevede la conservazione delle popolazioni di pipistrelli in Europa.
Il sito dell’emissario è quello di maggiore interesse nel Parco per quanto riguarda la presenza dei chirotteri. Dalle indagini condotte è stata accertata la presenza di 8 specie, pari a circa il 35% di quelle rilevate nella provincia di Roma, considerate vulnerabili o in pericolo, in base alla Lista Rossa dell’IUCN in Italia e dalla Direttiva Habitat 92/43 CEE (legati II e IV). Tra queste il Rinolofo maggiore Rhinolophus ferrumequinum e il Rinolofo minore Rhinolophus hipposideros . Inoltre da un recente studio, effettuato dal dr. Vincenzo Ferri – La Chirotterofauna del Parco Regionale dei Castelli Romani: Ricerche 2018 – in collaborazione con il personale del Parco, è emerso che tale chiusura è fondamentale per il mantenimento dell’habitat di tali specie.
L’ordinanza vieta l’accesso all’emissario del lago di Nemi, fatta eccezione per le attività di studio e ricerca svolte dall’Ente Parco o che abbiano ottenuto il nulla osta da parte del Parco. È inoltre vietato, disturbare i chirotteri con emissioni sonore ad alto volume nelle vicinanze degli accessi. L’attività di controllo e rispetto delle disposizioni emesse, è demandata ai Guardiaparco, ai Corpi di Polizia Municipale dei Comuni di Genzano di Roma e di Nemi, ai Carabinieri Forestali e alle altre eventuali Forze equipaggiate. Il mancato rispetto delle norme prescritte, prevede una multa da € 25,00 a € 1.032,00.
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