CHI SA, PARLI! La Spinosa Circolo per l’Ambiente di Velletri
Spiace scrivere di terribili eventi da venti anni, tutti gli anni, sempre dello stesso luogo con le medesime modalità.
Ci riferiamo agli incendi del Monte Artemisio.
– Accadono, o meglio, vengono appiccati sempre di sera o di notte (l’autocombustione o l’accidentalità non sono da prendere in considerazione);
– I focolai sono sempre più di uno;
– L’area interessata è sempre la stessa.
Anche le domande che ci poniamo sono sempre le stesse: a chi giova tutto ciò?
Non dimentichiamo che alcuni anni orsono le indagini del Corpo Forestale dello Stato si diressero verso persone legate al bracconaggio locale. Non possiamo nemmeno dimenticare che negli stessi luoghi vennero individuate e neutralizzati alcuni capanni per la caccia di frodo.
Nello stesso periodo anche alcune sughere furono trovate tagliate e lasciate sul posto. A chi davano fastidio?
Facciamo presente inoltre che la zona, molto impervia e scoscesa non è sottoposta al taglio del bosco ceduo.
Sappiamo che la caccia è vietata nell’area del Parco dei Castelli Romani e che il versante sud (proprio quello interessato dagli incendi) è sempre stato contestato dai detrattori dell’area protetta.
Quindi non troviamo altra risposta sensata se non pensare a chi potrebbe avere giovamento da questi incendi.
Noi le nostre conclusioni le abbiamo tratte, speriamo che gli enti preposti, dopo doverose ed obbligatorie indagini, traggano le loro.
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