Chi inquina paga
«È evidente – commenta l’assessore regionale all’ambiente e alla Cooperazione fra i Popoli, Filiberto Zaratti – che non inquinare affatto sarebbe meglio, tuttavia è impensabile fermare tutte le attività che fanno parte del vivere quotidiano. È un’utopia suggestiva ma non praticabile, per questo il Parco dei Castelli Romani ha intrapreso da tre anni, primo e unico Parco naturale del Lazio, la strada del bilanciamento delle emissioni inquinanti. Chi inquina paga il suo debito all’ambiente impegnandosi a non far tagliare i boschi, dando applicazione pratica a quanto previsto nel Protocollo di Kyoto. » Naturalmente accanto al bilanciamento delle emissioni di CO2 si possono modificare in chiave ecologica tantissimi comportamenti quotidiani (regolare la temperatura dei termosifoni in modo da riscaldare gli ambienti senza dover aprire le finestre per l’eccessivo caldo, ad esempio), tuttavia l’indennizzo che chi inquina, sempre più frequentemente, è disposto a pagare all’ambiente e alla collettività è comunque un’azione che fa bene al Pianeta e che contribuisce a ridurre i danni prodotti dall’inquinamento. «Abbiamo valutato – commenta il presidente del Parco, Gianluigi Peduto – che i lavori della Conferenza produrranno circa 100 tonnellate di CO2. Per bilanciare tale inquinamento abbiamo già individuato un’area boscata di proprietà privata, nei pressi del lago Albano. Il bosco sarà preservato nella sua integrità e al proprietario, che ha già dato la propria disponibilità, sarà versata una somma dell’ordine di qualche migliaio di euro a titolo di indennizzo per i mancati guadagni che gli sarebbero derivati dal taglio.» Sarà l’Agenzia Regionale Parchi (ARP), organizzatrice della Conferenza, a indennizzare il proprietario del bosco: «La Conferenza dei parchi del Lazio – commenta Vito Consoli, direttore dell’ARP – è occasione di analisi di quanto è stato fatto e di pianificazione di nuove strategie di tutela delle aree naturali protette. Il bilanciamento della CO2 è una delle azioni più innovative, concrete e misurabili che abbiamo per tutelare il paesaggio (sottraendo al taglio i boschi) inquinare meno (permettendo agli alberi di assorbire l’inquinamento), indirizzare lo sviluppo verso una maggiore consapevolezza (prevedendo una voce di spesa che indennizzi la Natura per ogni azione inquinante che si compie) ».
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