“Chi è senza peccato scagli la prima pietra”
è il titolo dell’articolo riportato a pag.3 su “Velletri Oggi” del 2 marzo che spara a zero contro l’assemblea del 20 febbraio NO Biometano a Velletri.
Voglio parlare un po’ di FATTI VERI perché non sono abituato a sguazzare nella melma in cui qualcuno sembra sentirsi a suo agio.
Questo qualcuno non ha nemmeno il coraggio di dichiararsi – come in realtà è – ISPIRATORE OCCULTO dell’articolo a firma Isidoro Rossato (che se ne assume tutta la responsabilità, non avendo verificato alcune fonti), intriso di affermazioni infamanti e per alcuni aspetti del tutto false, nei confronti dei promotori dell’assemblea pubblica del 20 febbraio a Velletri contro il BIOMETANO.
Lo invito a farlo pubblicamente se non è un vigliacco. Lui (l’ispiratore) la prima pietra l’ha scagliata!!!
Ristabiliamo un po’ di verità.
L’ASSEMBLEA NON È STATA ORGANIZZATA DA PARTITI E LISTE CIVICHE che fanno a gara nel cavalcare ipocritamente la rabbia dei cittadini con l’occhio ai consensi elettorali.
e NEMMENO È STATA ORGANIZZATA DAL MOVIMENTO 5 STELLE. CHIARO???? Noi che l’abbiamo organizzata rispondiamo solo di noi stessi.
Premesso che Paolo Trenta e la senatrice Elena Fattori si sono presentati, come potevano presentarsi se volevano gli assenti del Comitato No Biogas di Velletri – ma NON si sono visti – semplicemente perché l’assemblea era PUBBLICA E APERTA a tutti i cittadini.
L’ASSEMBLEA È STATA VOLUTA E ORGANIZZATA esclusivamente da Associazioni e Comitati – parlo in particolare come COORDINAMENTO CONTRO L’INCENERITORE DI ALBANO (NO INC) – che da qualche decennio – e non dall’anno scorso – hanno scoperto il significato di inquinamento ambientale, discariche, inceneritori, digestione anaerobica, biogas, cementificazione selvaggia, NOCIVITÀ in senso lato.
Questi COMITATI non hanno a cuore solo la parrocchietta in quel di Lazzaria, affidata alle mani della Coldiretti sporche – quelle sì – di biogas, perché la logica del profitto e la speculazione privata sui rifiuti investe ogni angolo dei Castelli Romani e del Lazio.
LE NOSTRE LOTTE, contro l’inceneritore di Cerroni, contro la discarica e il TMB di Roncigliano, contro il biogas Biovis di Ariccia e poi di Ardea, contro il biometano Suvenergy di Ardea, contro il biogas della Volsca di Velletri, contro il biometano Fri-El di Aprilia e tante altre, iniziate ben prima che nascesse un comitato locale, sono ben note a tutti quelli che vogliono vedere e soprattutto all’ispiratore occulto.
Per noi è fondamentale l’unità di intenti e di lotta con Comitati fratelli che affrontano criticità ambientali comuni con obbiettivi e prospettive comuni.
L’ispiratore evita di attaccare frontalmente il Coordinamento NO INC forse perché ne ha fatto parte fino a poco tempo fa e si è sentito a “disagio,” ma riversa veleno e falsità – tra gli altri – sulle persone di Giancarlo Ceci e Corrado Bisini.
Credo che Corrado avrà modo di raccontare la sua, visto che da quanto ci risulta, dal lontano 2013 lo separa un percorso autocritico che lo ha portato a disconoscere l’iniziale appoggio all’infame tentativo della Rete Rifiuti Zero Lazio di spacciare l’opzione BIOMETANO nelle pieghe della legge di iniziativa popolare LIP, depositata in Parlamento.
Giancarlo Ceci è al momento fuori e mi sento in dovere di ricordare al firmatario dell’articolo Rossato che dichiara testualmente: “..ma del biogas di Velletri (Ceci) non si è mai occupato” i contributi INTENSI E DISINTERESSATI di Giancarlo al nostro fianco:
• In primis le Osservazioni tecniche – verificabili agli atti della Regione – firmate e redatte da Aldo Garofolo chimico, Giancarlo Ceci perito industriale ed Emiliano Bombardieri architetto – a titolo gratuito – in opposizione ai due impianti: Biogas della municipalizzata Volsca Ambiente e Servizi Spa da 33 mila tonnellate, e megadiscarica della Ecoparco srl. da 2 milioni di tonnellate di rifiuti, nel territorio di Velletri Lazzaria.
Non ci sono commenti, vuoi farlo tu?
Scrivi un commento