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CHE FUTURO VOGLIAMO?

CHE FUTURO VOGLIAMO?
Novembre 02
13:47 2020

in mezzo al bailamme di informazioni che ci arrivano da tutte le direzioni, giustamente rinominato Infodemia, ci sembra che meritino attenzione le proposte che vengono dall’Associazione “Minima&Moralia – Idee per un Paese migliore”

Il 27 Agosto 2020 l’Associazione ha rilasciato il Documento “Next Generation Italia”. Esso presenta idee su come utilizzare la Recovery and Resilience Facility (RRF), comunemente menzionata dai media italiani con il nome Recovery Fund, il nuovo strumento dell’Unione Europea introdotto per far fronte alla crisi COVID – 19 nel medio periodo e rilanciare  uno sviluppo sostenibile nel continente attraverso un’economia digitale e green.

RRF è lo strumento principale del Programma Next Generation EU (NGEU) di rilancio e risposta alla crisi COVID-19, lanciato dall’Unione Europea. Il Programma prevede 750 miliardi di euro complessivi che la Commissione Europea dovrebbe reperire sul mercato tramite emissioni di titoli garantiti dal bilancio europeo. Ad oggi, la composizione della Recovery and Resilience Facility  porterebbe all’Italia 208,8 miliardi, di cui 81,4 di sussidi e 127,4 di prestiti.

Sono quattro le aree su cui Next Generation Italia propone di concentrare l’intervento straordinario della RRF e che dovrebbero essere al centro delle richieste italiane: istruzione, lavoro, demografia e decarbonizzazione. Queste, secondo l’Associazione, sono le quattro pietre angolari del futuro della nostra economia, della nostra stessa comunità, quelle su cui costruire l’avvenire dei giovani italiani.

Per accedere ai fondi della RRF, ogni Paese dovrà elaborare un Piano Nazionale per la Ripresa e la Resilienza (PNRR). Tale piano deve definire il programma di riforme e investimenti dello Stato membro per i quattro anni successivi, comprendendo misure per l’attuazione di riforme, da un lato, e progetti di investimenti pubblici, dall’altro, strutturati in un pacchetto coerente.

Il 15 Settembre 2020 la Presidenza del Consiglio ha pubblicato il PNRR italiano. Esso è costruito intorno a tre linee strategiche: Modernizzazione del Paese; Transizione ecologica; Inclusione sociale e territoriale, parità di genere. Coerentemente con gli obiettivi enunciati dalla Commissione Europea nel formulare la proposta di regolamento per Next Generation EU, la strategia complessiva di riforma e politica economica del PNRR dovrà contribuire al raggiungimento di obiettivi quantitativi di lungo termine.
http://www.politicheeuropee.gov.it/media/5378/linee-guida-pnrr-2020.pdf

Il 18 Settembre 2020 la Commissione Europea ha definito gli orientamenti strategici per l’attuazione della RRF, con linee guida destinate agli Stati membri e un modello standard per la presentazione dei Piani Nazionali di Ripresa e Resilienza. Nel quadro del Next Generation EU / Recovery and Resilience Facility, un punto chiave dei Piani Nazionali di Ripresa e Resilienza è legato alla loro efficace e tempestiva attuazione. Oltre agli aspetti di contenuto del PNRR, la Commissione sta mettendo un forte accento sulla capacità di attuazione da parte degli Stati membri. È chiaro, dunque, che l’Italia dovrà mettere a punto un sistema di governance adeguato per l’attuazione del proprio PNRR, un sistema che sia efficace e risponda ai criteri fissati dall’Unione Europea.

Il 12 Ottobre 2020 l’Associazione “Minima&Moralia – Idee per un Paese migliore” ha presentato il documento “Next Generation Italia – Piano esecutivo” che intende fornire alcune proposte su come meglio attuare il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, sulla base delle linee guida indicate dalla Commissione Europea. Il documento ha dunque la finalità di rendere compatibile il Programma “Next Generation Italia” con le linee guida elaborate dalle istituzioni comunitarie.

“Anziché mettere soldi in aziende fallite o in tentati salvataggi assurdi, l’Italia dovrebbe investire in quel che può contribuire alla crescita del Paese. E in questo momento è il capitale umano, è lì che siamo indietro rispetto agli altri Stati europei. Meglio 100 asili nido che 100 startup. Lo ha detto Ignazio Rocco di Torrepadula, imprenditore e fondatore di CREDIMI, che ha contribuito alla stesura di Next Generation Italia. “Bisogna rendere le strutture per la prima infanzia un primo polo di acquisizione di elementi di lingua inglese e di competenze STEM, fare formazione on the job obbligatoria, offrire incentivi alla continuità didattica per evitare supplenze e favorire una progressiva creazione di un corpo docente con competenze richieste dalla trasformazione digitale”, aggiunge Ignazio Rocco di Torrepadula in una intervista al giornale online Linkiesta del 17 Ottobre2020.

Una proposta forte, che meriterebbe una profonda discussione anche a livello locale. Come intendiamo spendere le risorse finanziarie che prendiamo in prestito dai nostri figli e nipoti con il Programma Next Generation EU e come intendiamo attuare le Linee Guida del Piano Nazionale per la Ripresa e la Resilienza? Parliamone!

Per concludere, in mezzo a tante proposte almeno una certezza. Il 29 Ottobre il Ministero dell’Istruzione ha messo online il nuovo portale dedicato all’Educazione Civica. Un portale con informazioni e materiali utili sul nuovo insegnamento dell’Educazione Civica obbligatorio, da quest’anno, fin dalla scuola dell’infanzia.

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