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RIFIUTI, FRANCO (PRES MUN VI): “CENTRO RACCOLTA CORCOLLE è DECISIONE DI ROMA CONTRO VOLONTà CITTADINI”  

“Desta enorme preoccupazione continuare a leggere sui giornali che il territorio del Municipio VI delle Torri sia sempre al centro delle ‘nomination’ per nuovi impianti di rifiuti e discariche. È notizia ormai la scelta del Sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, e dell’Assessore al Ciclo dei Rifiuti, Sabrina Alfonsi, di portare a Corcolle un centro di raccolta, in pieno centro abitato, in via Ripatransone, contro la volontà dei cittadini. Per questo, faccio un appello a tutte le forze politiche di Campidoglio e Regione Lazio, affinché diano seguito all’atto di indirizzo del Municipio VI delle Torri che, ascoltando i cittadini, aveva espressamente detto ‘Basta rifiuti’ nel nostro territorio”. Così in una nota il Presidente del Municipio VI delle Torri, Nicola Franco. 

“In data 10 febbraio ero già stato chiaro – continua Franco – scrivendo all’Assessore Alfonsi che il sito individuato in via Ripatransone non era idoneo: oltre a essere nel centro abitato di Corcolle, infatti, gli stessi cittadini si erano organizzati in una raccolta firme che ha portato migliaia di sottoscrizioni. Il centro di raccolta di via Ripatransone costerà oltre 2 milioni e mezzo di euro e, attraverso i giornali, ho così scoperto che la richiesta di partecipazione era soltanto fittizia: il Campidoglio aveva già scelto. Il Municipio, di questo progetto, non sa nulla. A questo punto, temiamo che il suo costo sia preludio a qualcosa di più che una semplice isola ecologica. Credo che sia arrivato il momento di convocare un incontro tra Sindaco di Roma, Presidente della Regione Lazio e i cittadini sul territorio, così da spiegare cosa realmente si sta prevedendo nei nostri quartieri. 

La proroga al 15 marzo della presentazione dei progetti del PNRR sta spingendo le amministrazioni a correre per individuare siti dove impiegare i fondi, ma non è ammissibile che Campidoglio e Regione non ascoltino il territorio e i suoi cittadini. Questa terra ha già pagato, in termini di rifiuti, e le ferite del passato sono ancora aperte. Non tolleriamo ulteriori affronti.  

Avevo promesso ai cittadini che sarei stato pronto a incatenarmi, sotto al Campidoglio e sotto alla Regione Lazio. Ribadisco che se questo territorio non avrà la giusta attenzione che merita e che sta chiedendo, non tornerò sui miei passi: le catene sono già pronte”. 

Roma, 24 febbraio 2022.