Centro Mariapoli Castel Gandolfo: 14^ Rassegna polifonica
Si è svolta oggi a Castel Gandolfo presso il Centro Mariapoli la 14^ Rassegna Polifonica, viaggio musicale a cura di Manlio Magnaterra, presidente della Corale Canto Libero.
Presenti il Primo Cittadino Alberto De Angelis con l’Assessora alla Cultura Francesca Barbacci Ambrogi e Milvia Monachesi, sindaca per tanti anni della bella cittadina castellana.
L’evento è stato dedicato alla memoria di due Maestri della musica corale, Anna di Baldo e Guglielmo De Santis che con la loro passione e impegno hanno lasciato nel cuore di tutti un grande, affettuoso ricordo.
Chi canta prega due volte, ha ricordato la Direttrice del Centro Mariapoli, citando Sant’Agostino, nel momento dei saluti e dell’accoglienza iniziale… una verità profonda che s’unisce a un’altra riflessione Senza la Cultura, senza il Canto, l’anima muore, una massima che nel programma della serata spicca e colpisce chi legge e chi s’appresta all’ascolto.
Un evento, questo di domenica 5 novembre, che ha visto l’unione di passione, bravura, impegno e tanta musica che ha accompagnato le voci di ben sei gruppi vocali: Corale Canto Libero, già citato, di Castel Gandolfo, il Coro Amlas di Albano Laziale, il Gruppo Vocale Kantor di Vitinia (Rm), il Coro Angelo Villongo da Villongo (Bg), il Coro Prealpi da Erbusco (Bs), La Corale in Hymnis et Canticis da Caprarola (Vt).
Ogni gruppo ha presentato, diretto dai propri Maestri – M° Pina Fiorini, M° Cristina Morelli, M° Daniela Calzetta, M° Alberto Annarilli, M° Daniele Cacciani, M° Diego Vavassori, M° Paolo Tesoni – , brani classici e moderni, affidando alle voci e alla musica sonorità, melodie, emozioni legate ad antichi repertori, in una sintonia che ha legato in un unico afflato le loro performance al pubblico, intervenuto numeroso nella grande Sala del Centro fondato da Chiara Lubich.
Ciascun coro con il proprio look, numerosi e ordinati i coristi e le coriste nel salire sul palco, pronti a offrire con la voce effetti sonori e modulate armonie, decisi o delicati effetti… un lungo pomeriggio in cui la musica e il canto hanno veramente giocato un ruolo di contatto con l’invisibile, fatto di sonorità sempre variabili, nuove, coinvolgenti, sempre sorprendenti…
Non sono mancati alcuni intermezzi musicali introdotti dalla bellissima preghiera cantata dell’Ave Maria di Schubert: tra questi, C’era una volta il West di Morricone, Tu vuo’ fa’ l’americano di Carosone, la Cumparsita di Rodriguez… e altri Maestri, con coloro che già sono stati citati, hanno accompagnato queste performance: M° Domenico Pizzo, M° Federico Bello, M° Mariella Spadavecchia…
Coreografica la presenza nelle sale del Centro, della mostra Millepiume ideata da Daniela Ziletti che con le cravatte, indumento di un’eleganza tipicamente maschile crea armoniose figure, abiti, soggetti floreali… lo stesso Manlio Magnaterra ha voluto donare una cravatta rossa che è parte della divisa della sua Corale…
Un grande successo, questa manifestazione… e, chiudere questo breve articolo mi pare doveroso ricordare Eugenio Ferrario, un amico e concittadino di Rocca di Papa scomparso qualche anno fa: come Manlio, anche Eugenio ha voluto donare nella mia città la bellezza invisibile del canto con la sua Corale Ottava Nota e il coro giovanile Diapason, organizzando più volte Rassegne Polifoniche.
Chi canta prega due volte… e l’anima spicca il volo… verissimo, grazie Manlio.
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