Centinaia di persone per l’assemblea al lago di Nemi
CENTINAIA DI PERSONE HANNO PARTECIPATO ALL’ASSEMBLEA PUBBLICA SUL LAGO DI NEMI
CIRCA 200 PERSONE SONO STATE CON NOI, ed è stato emozionante vedere tutta la comunità del lago riunita per difenderlo, persone che da tutta la vita vivono le sponde dello specchio di Diana ne conservano miti e leggende, ne gestiscono la pulizia e ne proteggono le piante e gli animali.
Un gruppo di persone che aveva già manifestato in centinaia a gennaio, ottenendo la vittoria di far smontare un’enorme pedana sulla spiaggia conficcata nel cemento a pochi cm dalla riva del lago.
UN MOMENTO DI CONDIVISIONE IMPORTANTE, in cui abbiamo riflettuto insieme sui progetti che i sindaci hanno sul lago e ognuno ha potuto esprimere la propria opinione e fare proposte. È stato bellissimo dare finalmente voce alla comunità “lagarola”.
Abbiamo presentato formale esposto alla Procura di Velletri ed altre autorità competenti per il “Centro Canoe” che poggia interamente su cemento armato ed è stato finanziato con 310mila euro di soldi pubblici. Consultando il bando si evince che doveva essere un centro comunale di interesse sociale e sportivo, con particolare attenzione all’inclusione delle persone diversamente abili, all’avvicinamento dei giovani allo sport, alla promozione di uno stile di vita sano e di open days per le scuole, all’offerta di corsi di diverse pratiche sportive nella natura: è diventato invece uno stabilimento balneare con tanto di movida notturna, musica e aperitivi, addirittura fuochi d’artificio, a prezzi molto poco inclusivi nonostante un canone di locazione di 20 euro al giorno a favore del comune di Nemi.
Sono uscite tantissime idee e tutti i presenti si sono detti d’accordo ad iniziare una mobilitazione.
Le proposte sul da farsi sono creative e incisive e verranno organizzate presto tutti/e insieme nelle prossime riunioni del comitato, prevista per giovedì 5 settembre alle 19.00 presso i locali del “CICAR” in via Tevere 10 a Genzano
Continuiamo la nostra vertenza contro i tagli indiscriminati nei boschi perché la natura è tutta strettamente connessa e non possiamo permetterci che venga spezzato il legame vitale tra il bosco sacro e gli specchi d’acqua che racchiude. Non ci arrendiamo al diniego degli atti amministrativi che l’Ente Parco ha rifiutato di fornirci e presenteremo nuove richieste oltre a quella di un incontro riguardante le proposte per la salvaguardia territoriale, a cominciare dal conoscere quanto ci vorrà, dopo 40 anni, per realizzare il “Piano d’assetto” al quale tutti i comuni del Parco dovranno ottemperare in quanto strumento sovradeterminante.
L’obiettivo immediato di cui abbiamo parlato è quello di impedire la realizzazione del “parco urbano della conca del lago”, grande progetto del sindaco di Nemi Bertucci che prevede la realizzazione di diverse opere di antropizzazione del lago (già partita con l’apertura del centro canoe): ristorazione, palestra a cielo aperto, passerelle sull’acqua e quant’altro.
Ma anche il ripristino dello stato dei luoghi in via Perino, danneggiati dal cantiere avviato dal Comune di Genzano per la sua messa in sicurezza, con il taglio “per sbaglio” di una lecceta secolare e l’affioramento di quintali di immondizia di varia natura: chiediamo che dopo oltre un anno, la strada pedonale venga riaperta in sicurezza quanto prima.
Vogliamo inoltre fare pressione affinché il lago resti naturale ed incontaminato, protetto da appetiti economici e strutture commerciali. Vogliamo che le istituzioni investano per SALVARE IL LAGO, CHE SI STA PROSCIUGANDO SOTTO I NOSTRI OCCHI: bisogna chiamare conferenze dei servizi di tutti i comuni e gli enti con la partecipazione della popolazione per studiare soluzioni per la falda che si abbassa sempre di più. La causa di questo abbassamento non è solo la mancanza di piogge ma soprattutto l’aumento del consumo idrico, la cementificazione (che impermeabilizza il suolo), il taglio ceduo dei boschi (che spezza il ciclo di evapotranspirazione dell’acqua in falda e lascia che il sole arrivi al terreno cuocendolo e rendendolo impermeabile). Chiediamo che il Parco prenda una posizione e dichiari lo stato di emergenza dei laghi, così da poter negare i nulla osta ad altri tagli e ad altre cementificazioni.
IL LAGO DI NEMI È UN LUOGO SELVATICO, SCARSAMENTE ANTROPIZZATO LA CUI BELLEZZA RISIEDE PROPRIO NEL SUO ESSERE RIMASTO INCONTAMINATO.
È UN LUOGO SACRO ALLE POPOLAZIONI DEL PASSATO, UN’AREA ARCHEOLOGICA A CIELO APERTO E UN HABITAT NATURALE DI INCREDIBILE VALORE PER TUTTA LA FAUNA CHE LO ABITA.
Tutto questo per il profitto di pochi e sempre a discapito dell’habitat lacustre e degli animali che lo abitano.
Vogliamo bloccare questa trasformazione del lago di Nemi in un luogo da turismo di consumo e che resti invece il più possibile incontaminato. Vogliamo che siano protetti i suoi boschi, le sue acque, le sue creature, le sue meraviglie archeologiche. Le idee ci sono, le persone pure e tante…
CI RIVEDREMO PRESTO IN PIAZZA, STAVOLTA DIRETTAMENTE A NEMI, PER DIFENDERE IL NOSTRO LAGO E SALVARLO DAL PROSCIUGAMENTO!
VOGLIAMO INFINE RICORDARE E INVITARE TUTTI/E A PARTECIPARE ALLA DUE-GIORNI ORGANIZZATA DAL “COORDINAMENTO CONTRO L’INCENERITORE DI ALBANO – PRESIDIO NO DISCARICA” SABATO 31 AGOSTO E DOMENICA 1 SETTEMBRE AL VILLAGGIO ARDEATINO, NEI PRESSI DELLA DISCARICA DI RONCIGLIANO
UN ALTRO TERRIBILE ECOMOSTRO INCOMBE SUI CASTELLI ROMANI ED HA LE SEMBIANZE DI UN INCENERITORE DA 600 MILA TONNELLATE DI RIFIUTI OGNI ANNO:
VA FERMATO CON TUTTE LE NOSTRE FORZE!
Non ci sono commenti, vuoi farlo tu?
Scrivi un commento