Cenni (Pd): ” Finalmente in Aula un percorso nato dai territori, dalle esperienze sperimentali delle regioni e dagli agricoltori custodi”
Si tratta di norme che valorizzano lo sforzo di quelle imprese e di quei produttori che credono prima di tutto nel loro territorio. Il testo rafforza e promuove le politiche a difesa delle risorse genetiche autoctone, definendo strumenti normativi che tutelano il territorio rurale, limitano i fenomeni di spopolamento e di erosione genetica, salvaguardando il diritto di proprietà delle comunità locali sulle razze e le varietà, come espressioni del territorio e del suo patrimonio economico, sociale e culturale. Ma anche di uno strumento normativo capace di riconoscere il valore della biodiversità come fonte di ricchezza anche per il nostro futuro economico. Per l’Italia investire in biodiversità è una condizione necessaria di competitività nel mondo globale, ma anche la possibilità di salvaguardare, difendere e creare sistemi economici locali attorno al valore del cibo. Un sistema che si nutre dei saperi delle nostre comunità e si sviluppa grazie alla ricerca, in una sorta di “open data” della conoscenza sulla biodiversità che passando dal riconoscimento delle nostre peculiarità diventa un vero e proprio investimento in competitività”. Così Susanna Cenni, parlamentare del Pd alla Camera, membro della commissione agricoltura della Camera, commenta l’esame della sua proposta di legge per la tutela e la valorizzazione della biodiversità agraria e alimentare in corso oggi, mercoledì 10 dicembre, in Aula alla Camera, “L’auspicio – prosegue sempre Cenni, prima firmataria della proposta di legge – è quello di una rapida approvazione anche alla luce dell’imminente avvio di Expo, occasione nella quale il tema della biodiversità agricola sarà centrale per affrontare la sfida del nutrimento del pianeta”
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