Cemento Divino
L’ADA, nel dicembre 2011 ha presentato un ricorso al TAR e in seguito ha consegnato documenti aggiuntivi a supporto del ricorso. In un secondo momento è nata l’Assemblea contro la Cementificazione che ogni lunedì sera vede riunirsi i cittadini per discutere e decidere come portare avanti la lotta, tra presidi ed eventi culturali, e che intende presentare un nuovo ricorso al TAR, motivo per cui nel solo mese di marzo ha organizzato prima un dibattito e giorni dopo una cena di autofinanziamento seguita da un concerto e da una proiezione. In un comunicato dell’Assemblea si può leggere «Conosciamo ciò che si nasconde dietro il progetto di speculazione nelle campagne del Divino Amore, nell’area di Mugilla e nel territorio tutto di Marino. Vogliamo sottolineare le incongruenze, le illegittimità, la messa a profitto dei luoghi in cui viviamo; fattori che emergono lucidamente da questo bieco e squallido tentativo di violentare le nostre vite. In Val Susa, come ad Albano, nelle Lotte contro il capitale, in tutte le sue espressioni, nelle Battaglie contro la precarietà e, allo stesso modo, contro il lavoro salariato come stato d’essere, nell’impegno, nella volontà, nella forza e nell’amore che spendiamo, è lampante come il Sole, per cosa stiamo lottando.» Nello specifico le preoccupazioni dei cittadini aderenti ad ADA sono legati alla mancanza di acqua potabile della zona dei Castelli caratterizzata da un pesante dissesto idrogeologico, tanto che l’acqua potabile per i 12.500 cittadini e per il centro commerciale dovrebbe giungere da fonti esterne. A questo si aggiunge l’aumento spaventoso di abitanti, in particolare a Santa Maria delle Mole e a Frattocchie (che contano già rispettivamente 14.809 e 10.892 abitanti) con forti ripercussioni ambientali e sociali in un territorio già poco vivibile e carente di servizi. Infine la trasgressione delle leggi urbanistiche e del parere negativo della Provincia, accantonate per un accordo di programma ‘privato’ tra l’ex Presidente della Regione Renata Polverini e il sindaco di Marino Adriano Palozzi.
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