Cemento al Divino Amore: nuova mozione dell’opposizione a Marino –
. Più precisamente il Movimento per il Cambiamento con Adolfo Tammaro, il Movimento 5 Stelle di Marino con Carlo Colizza, Anna Paterna e Marco Cacciatori e l’Unione di Centrosinistra con Eleonora di Giulio e Enrico Iozzi, hanno riavviato insieme una battaglia che da diversi anni comitati di cittadini, come Argine via Divino Amore (ADA) e l’Assemblea contro la cementificazione portano avanti presso il TAR del Lazio. Si osservi bene come da tutto questo percorso si sia autoescluso il PD locale di Ciamberlano in linea con il PD regionale che, con Zingaretti, non ha fatto nulla per bloccare gli atti portati avanti dalla Polverini appena 15 gg. prima delle scorse elezioni regionali.
Per capire meglio cosa avviene in queste ore a Palazzo Colonna a Marino abbiamo intervistato Adolfo Tammaro che da anni è in prima linea nel combattere la cementificazione a Marino.
Consigliere Tammaro, lei è tra i firmatari di una nuova mozione per fermare la cementificazione dell’area del Divino Amore di Marino che verrà discussa in Consiglio Comunale il prossimo 27 novembre dalle ore 16:00. Quali sono le motivazioni di questa nuova mozione?
L’area del Divino Amore deve essere salvata. Le ragioni di chi dice il contrario fanno tutte riferimento a interessi diversi da quelli dei Cittadini. In sintesi i motivi principali per non far costruire case per nuovi 12.500 abitanti sono:
1) Carenza di acqua e necessità di costosi nuovi depuratori. 2) Densità di popolazione e traffico insostenibile per la Nettunense, l’Appia e l’Ardeatina insieme ad una paurosa carenza di servizi. 3) Area Archeologica di grandissimo valore con la certezza di andare a costruire sopra resti di ville romane uniche al mondo che costeggiavano l’Appia Antica. 4) Nessuna ragione economica e sociale valida per costruire ancora e far scendere ulteriormente il valore delle case attuali a Marino.
La mozione di richiesta di annullamento del Divino Amore questa volta non la vede, come nella scorsa esperienza di consigliere, da solo ma è affiancato da altri 5 consiglieri comunali, tre del Movimento 5 stelle di Marino guidati da Carlo Colizza e due del gruppo Unione di Centrosinistra del consigliere Eleonora Di Giulio: questa confluenza politica come viene da lei intesa?
Finalmente dopo tanti anni a Marino esistono forze di opposizione che su un tema così importante come la cementificazione del Divino Amore lavorano insieme senza preoccuparsi di interessi personali.
Dispiace, in particolare riguardo alla questione del Divino Amore, la evidente assenza di opposizione del PD di Ciamberlano.
I nuovi consiglieri di Centro Destra che dovranno votare la mozione rischiano di incappare in “danni erariali” di natura personale se voteranno confermando la cementificazione? Se sì perchè?
Io personalmente fossi un nuovo consigliere appena eletto non alzerei tanto facilmente la mano. Nessuno potrà dire “non lo sapevo”. Gli argomenti scritti sulla mozione ed i diversi documenti citati mettono in evidenza gravi irregolarità che se confermate dagli organi competenti faranno sicuramente scaturire delle richieste di rimborso dei conseguenti danni erariali.
Ma anche il sindaco Silvagni non avrà più alibi. Già due volte in Consiglio Comunale ha detto che sarebbe contento se Zingaretti fermasse il progetto Divino Amore. Ora ha modo di confermare con i fatti le sue parole senza nascondersi dietro ridicole prese in giro dei cittadini.
A che punto è la situazione al TAR con i ricorsi che lei ha appoggiato sin dal 2011 contro questa cementificazione?
Siamo molto soddisfatti che anche una prestigiosa associazione come Italia Nostra abbia deciso di appoggiare il nostro ricorso. Anche l’avvocato della Provincia di Roma ha mandato una memoria difensiva al Giudice con la quale chiede al TAR di approvare il nostro ricorso confermando le irregolarità commesse dall’attuale amministrazione di Marino. Siamo quindi molto fiduciosi nonostante la lentezza della giustizia amministrativa sia molto spesso disarmante.
Quali potrebbero essere le prospettive di questa area verde di Marino se scampasse alla cementificazione?
Io personalmente credo che i danni che sono stati fatti in questi anni a Marino siano difficilmente riparabili. Basta farsi una passeggiata a Frattocchie, Palaverta, Santa Maria delle Mole, Castelluccia, Costa Caselle, Fontana Sala e Marino Centro per vedere i risultati prodotti da una pessima amministrazione che ha vissuto e prosperato con evidenti connivenze con gli speculatori. Quindi serve di far partire subito lo studio di un nuovo piano regolatore che cerchi di salvaguardare quel poco territorio libero che è rimasto. Per il Divino Amore la sua naturale vocazione archeologica mi spinge a pensare che bisogna continuare a lottare per far includere quell’area nel Parco dell’Appia Antica e renderlo fruibile per essere vissuto dai Cittadini oggi, e dai nostri figli domani, per passeggiate in bicicletta e per tutti gli sport.
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