Celebrato a Marino il Giorno del Ricordo
Convegno dedicato alle vittime delle foibe e agli esuli di Istria, Fiume e Dalmazia
e omaggio all’Ulivo del Ricordo
Importanti le testimonianze fornite dal Comitato 10 febbraio
In una Sala Consiliare piena fino al massimo dei posti consentiti dalle prescrizioni anti Covid si è tenuto oggi il Convegno promosso dall’Amministrazione Comunale sul Giorno del Ricordo, ricorrenza istituita con legge dello Stato del 30 marzo 2004 n. 92.
Il Vice Sindaco M. Sabrina Minucci nel suo intervento introduttivo ha ricordato la figura di un importante esule dalmata vissuto a lungo a Marino fino alla sua morte: Don Giovanni Lovrovich, Parroco per oltre 30 anni della Basilica di San Barnaba.
Don Giovanni nacque a Sebenico, in Dalmazia nel 1940, venne nominato Parroco a Zara,
A Marino Don Giovanni fu Abate Parroco dal 1954 al 1989 presso la basilica di San Barnaba. Nel decennale dalla sua morte, l’11 luglio 2008, a Marino è stata dedicata al sacerdote la scalinata che collega piazza San Barnaba a Via Giuseppe Garibaldi, inaugurata negli anni sessanta proprio dallo stesso Don Lovrovich.
“E’ nostro dovere non dimenticare – ha esortato il Vice Sindaco Minucci – Uomini, donne, vecchi e bambini infoibati…la cui sola colpa era essere italiani”.
La narrazione di questa tragedia e la storia di Norma Cossetto una ragazza di appena 23 anni, stuprata ed infoibata, hanno trovato posto anche nel cinema e nella pubblicazione di numerosi libri ma non basta per tenere vivo il ricordo di tanto dolore per anni lasciato in silenzio. “Con l’intitolazione di una via o di una piazza o di un luogo pubblico alla sua memoria vogliamo contribuire – ha concluso il Vice Sindaco – a mettere la parola fine allo sgradevole uso politico e strumentale della narrazione della tragedia delle foibe, bello sarebbe che il revisionismo fosse animato da rigore storico e pietas e non da livore”.
Il compito di illustrare le Foibe e tutto ciò che ha ruotato intorno a questa tragica pagina della nostra storia è stato affidato alla dott.ssa Cristina Di Giorgi, giornalista e scrittrice, membro dell’Esecutivo del Comitato 10 febbraio, una delle più importanti associazioni fra quelle che si occupano del Ricordo dell’italianità del Confine Orientale.
Il Comitato è stato il promotore di una mozione grazie alla quale varie decine di città hanno intitolato un luogo pubblico a Norma Cossetto e ai martiri delle foibe.
Emozionante il video proiettato contenente varie testimonianze di chi quei momenti li ha vissuti sulla propria pelle.
Infine il saluto dell’Assessore alla Pubblica Istruzione Pamela Muccini che ha annunciato la consegna dei libri e del fumetto su Norma Cossetto alle scuole del territorio per sensibilizzare i nostri ragazzi al ricordo di questo triste episodio della storia recente.
Al convegno è seguito un altro momento particolarmente denso di significato è stato l’omaggio all’Ulivo del Ricordo sito nel parco comunale di Villa Desideri e del ripristino della targa celebrativa apposta in onore della ricorrenza odierna.
“Purtroppo ancora oggi assistiamo impotenti ad atti indicibili, la nostra forza, è quella di continuare ad educare e promuovere il NO alla violenza. Il Covid ci ha resi tutti più informatici, ma questo non ci ha avvicinati, ci ha solo donato un ulteriore strumento di violenza sfociata ad esempio nel cyberbullismo. E’ nostro dovere ricordare questi momenti della nostra storia alle nuove generazioni perché saranno proprio loro domani a portare avanti questo importante onere per costruire una società migliore.” Queste le parole del sindaco Stefano Cecchi.
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