Celebrata a Marino la Madonna dell’Acqua Santa
Presentato alla comunità il nuovo Stendardo del M° Piali
Si è celebrata nel pomeriggio di domenica 11 settembre scorso la Festa del Santuario della Madonna dell’Acqua Santa a Marino, “un bene storico e un luogo di raccolta e di preghiera che deve essere tutelato da tutti e che non può perdersi nell’oscurità della memoria”, come affermano i fedeli volontari che custodiscono e tengono aperto al pubblico il Santuario che, precisano, è finanziato esclusivamente con la raccolta delle offerte dei visitatori.
All’evento hanno partecipato, in rappresentanza del Comune di Marino, l’Assessore alle Attività Produttive Ada Santamaita e l’Assessore ai Servizi Sociali Barbara Cerro. Presenti altresì l’AVIS, l’ARVAS, la CRI, il Centro Anziani, la Protezione Civile, lo Storico Cantiere e la Volemose Bene. Tutti hanno preso parte alla Santa Messa, allietata dal Coro della Parrocchia di Santa Maria delle Grazie diretto da Don Adriano Paganelli, e alla Processione che si è snodata lungo le vie del quartiere.
In questa particolare occasione è stato presentato alla comunità il nuovo Stendardo realizzato dallo Storico Cantiere grazie alla donazione di un fedele e all’opera del Maestro Stefano Piali.
Il Santuario di Santa Maria dell’Acquasanta di Marino è un antico edificio sacro; il monumento è noto per custodire l’immagine sacra di una Madonna molto venerata dai fedeli. L’immagine della Madonna ha origini molto antiche: fu realizzata probabilmente nel VI secolo e rimaneggiata più volte negli anni. Un restauro accurato venne effettuato sull’immagine da Vincenzo Antonelli negli anni Ottanta del secolo scorso. Vari sono gli episodi miracolosi collegati alla Madonna dell’Acquasanta, fin da quando questa era posta all’interno di un’edicola stradale. Le origini del nucleo definitivo riferibile al santuario risalgono al XVII secolo quando il monumento si presenta a navata unica, scavato bel peperino. L’unica apertura è posta sull’altare del Santissimo Crocifisso. Dell’epoca ci sono rimasti anche testi di intonaco e parti di costolonature. L’altare in perfetto stile rococò è stato realizzato precedentemente al1759. La facciata del Santuario unitamente al nartece è opera dell’architetto Matteo Lovatti.
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