Camminare fa bene alla circolazione e alla memoria e stimola il nostro occhio fotografico. E Ciampino, situata nella piana dei Castelli, sembra fatta apposta per ‘pedalare’ sia a piedi che
Una volta, quando vivevo ancora coi miei genitori, decisi di frequentare un corso di inglese. Chiunque abbia una qualche pratica di corsi di lingua, sa bene che in essi accade
Il volto della primavera “Il volto della primavera” è il libro di Marco Solaro che martedì 20 dicembre alle ore 11,30 sarà presentato presso l’Aula Magna di INI Grottaferrata (Via
In occasione della scomparsa di Anna Maria, moglie del pittore Manlio Rondoni Ne conosco molte, di consorti di artisti. Ognuna con la sua segreta, ispirante bellezza a nutrire l’estro del
Gli americani, la morte ce l’hanno snaturata gli americani. Le loro bombe, sganciate anche da Clark Gable, non hanno soltanto sventrato le tombe del Verano, spargendo un lezzo stomachevole che
Romano ‘e Sosò Era facile incontrarlo nelle strade e vicoli di Rocca di Papa sul suo furgoncino Fiat 850 grigio con il quale consegnava a domicilio bombole del
Il navigatore solitario salpò per la sua Itaca. Attraversò mari e oceani seguendo rotte sconosciute, guidato solo dalla stella polare. S’incagliò e si liberò tante volte, senza fermarsi mai, spinto
Lo dedusse dalla sua accuratezza nel caricare la caffettiera. Neanche un briciolo di polvere di caffè osò impepare di quel marrone vinaccia il piano cottura della sua cucina, candido come
Quando ero bambina, fine anni ’50, viaggiavo per vedere il mare. Una bimba di sette anni magrissima e attenta ai colori e alla luna. Il mare era per pochi, a
Una volta ho incontrato un vecchio. Era un monaco zen. Mi disse che tutta la natura è stata concepita come amica e che, se nel contatto con lei ci possono
Le barzellette sui carabinieri e… se fosse ora di cambiare?Oramai è noto che la stazione Termini di Roma è uno dei posti dove il taccheggio è praticato assiduamente, capita però
Allora disse il Gran Padre, il Padre di tutte le cose: «Vai, vai e non ritornare da me prima di aver mostrato agli esseri la mia presenza!» E ne fu
Era il 1968. I giornali scrivevano che gli studenti lanciavano contro le forze di polizia i “cubetti di porfido” che volgarmente la gente chiamava “sampietrini” e che facevano male senza
I pescetti frittiAldo, classe 1924, cugino di papà, chiama ancora nonno Sigismondo ‘Grilletto’. Non ho approfondito il motivo di tale soprannome, ma ho interpretato un filo rosso tenuto tra pollice
Quando la sera il Poggio di San Martino cominciava a buttare manciate d’ombra sopra le grotte del Cunicchio, la gente povera si radunava attorno ai focolari, pieni di fumo aspro,
Zia Mari è zen. La mattina si alza, cerca il Dojo, apparecchia il tavolinetto con la statuetta di Buddha e un vasetto con un fiore fresco o un filo d’erba,
Erano spariti da un giorno all’altro. Nessuno osava fiatare sul loro domicilio più recente, bocche cucite sull’argomento. Erano due fratelli bellissimi, sempre eleganti e mai coi baffi e i capelli
I Pratoni del Vivaro sono una prateria sconfinata, un dorso d’asino rovesciato perennemente umido e gelido. Solo gli alberi per il taglio ceduo, i broccoli e i funghi vi attecchiscono.
Una notte di fine estate dell’anno 783 ab urbe condita, nell’ Arx Antonia regnava un’insolita calma. In assenza dei ricorrenti tumulti, i legionari dormivano. Vegliavano soltanto le sentinelle ed il
Prova e riprova, alla fine ci riuscirono. Emma e Galdino assaporarono la pienezza della vita quando, in età piuttosto avanzata, disperavano ormai di avere un figlio. Lo chiamarono Vito e
Il dato che più risaltava, su quel tizio, era che fosse portatore sano di jella. Vale a dire che, seppur seminando a destra e a manca tra i suoi simili
Erano state due gravidanze anomale, concepite sotto lune crudeli. Non si scherza con le rugiade della fecondità instillate nei canneti la notte di San Giovanni. Con molta probabilità, i rispettivi
Quando in dicembre mio padre portava fuori dallo scantinato gli scatoloni del presepe, in casa mia era già Natale.Ciò non avveniva in una data ben precisa, potevano essere gli ultimi
Soriano nel Cimino.Il comune più grande del comprensorio dei Monti Cimini.Uno dei comuni più popolosi della Provincia di Viterbo.Casa Fanti, affacciata sulla piazza principale del paese, di fronte alla Chiesa
Lunedì mattina Giovanni sente i postumi dell’alcol.E’ un uomo con la barba, un modo di fare spigliato, cinque figli piccoli e un occhio attento alle signore.Alle 12 ha una importante
E’ arrivato il carnevale: perfetto, ridere fa bene alla salute.A questo punto mi sembra già di vedervi freddi fino alla scortesia, perché secondo voi sto dicendo una cosa ovvia.Eppure lo
Mi chiamo Francesco, sono un trasteverino e faccio il parrucchiere. Sono infatti proprietario di un salone di bellezza situato nel cuore di Trastevere. Non mi vergogno a dirle che utilizzo esclusivamente prodotti
Nacque di piedi, due piedi grandi come due pinne, e lo chiamarono Benvenuto. Non ebbe un paio di scarpe fino all’età di tre anni. Quando la madre provò a infilargliene
Frascati 8 settembre 1943 ore 11.45Caro diario, anche oggi siamo scese al rifugio.Non mi piace lasciare le mie cose, non mi piace scendere quaggiù.Mamma dice che non è sicuro in
Si svegliava al mattino stanco del precedente ozïoso giorno, afflitto per il nuovo giorno apparecchiatogli davanti da un destino ineluttabile, a cui si era tempo prima rassegnato; si svegliava ed