Insieme al tuo cuoredesidero cavalcare un sogno.Un mio sguardo danzeràcon i tuoi sentimenti
Questa serauna gobba di lunasi sporge pallidanel crepuscolo.
Se la brezza si cessa,il caldoprima immobile,bolla di calore,su di me,si liberae mi invade.
La calura incombe.L’afa opprime il respiro.Il cielo si fa sempre più cupo,nubi gigantesche si rincorrono veloci
Fammi sentire, o Signore,non importa che sia dolore.Temprami e dammi coraggio
Amo tutti gli uomini della terrasenza preferenza di colori.Non conto nientee non decido niente
La zingara le conosceva giàLe nostre due vite sbarrate dalle nottiNoi le dicemmo addio e poi
(A Luciana, mia moglie)Ci sono cose che possono far maletu sei una di quellee forse la più grande.
Sul pontileuna lanterna,tante barche imprigionale al molo.È sera:il tramonto ed io sulla sponda
La mia mente fu libera di correre sulle acque dell’errore,il mio spirito fu libero di correre sulle onde dell’ignoranza,
Ti siedi e vedi passareil mondo.Ti alzi e segui la sciadelle formiche.
Non s’avvide la fanciulladagli occhi di ruscello,mentre enumerava i tortidell’amato che abbandonò,
Non s’avvide la fanciulladagli occhi di ruscello,mentre enumerava i tortidell’amato che abbandonò,
Dateci qualche cosa da distruggere,una corolla, un angolo di silenzio,un compagno di fede, un magistrato,una cabina telefonica,un giornalista, un rinnegato,
Dolci canne si muovonoal passar del ventoe allo scorrere dell’acquanel ruscellodove hanno radici
Quando son soli il padrone e lo schiavosi abbracciano.Non lo dirò al banchiere né al dottore.
Consegnerò il mio mazzo di fiorial soldato attonito e spaesato,quello sopravvissutoall’orrore della guerra.
O Satana, pietà del mio lungo soffrire!A te sian lodi e gloria nel più altodel Cielo, ove regnasti, e nel profondo
Cupa, la luce scende dagli altilampadari a grappolo sulle sedie vuoteche si fronteggiano l’un l’altra, diverse nel colore.
Ho parlato a una capra.Era sola sul prato, era legata.Sazia d’erba, bagnatadalla pioggia, belava.
Quando un giorno ti lascia,Pensi all’altro che spunta.È sempre pieno di promesse il nascereSebbene sia straziante
Mi sono morso la lingua…avevo la risposta pronta,ma la frettami ha penalizzato.
Quandoil ricordo di un baciomi faceva impazzirela luna era inviolata
Ogni estatemi riprendo la Vitafiltrata dal soletra gli aghi dei pini,
Stare sotto un albero di peschee immaginare i tuoi occhi dolcitoccare con una mano un sentimentodisperso nel bosco dei miei ricordi.
Ora la tua fotoemette una luce diversa,strani colorisi riflettono nelle finestre
Primavera con temio amorenel roseto biancoche ricreaquello della mia infanzia
Scaccia l’albale ombre della notteil vento le sollevae mugola tra i ramiancora verdi