(una scriteriata ristrutturazione rischia di distruggere il ‘diario su calce’ della poetessa)
Avevo una mantilla spagnola: copriva graffi d’amore,
Divinità, nei luoghi segreti dei secoli avete creato sette cieli
Il treno va ed io son qui a guardare gioie e tristezze sparire all’orizzonte mentre la stazione cambia facciata.
Le poesie del nostro amico e collaboratore Aldo Onorati, castellano doc, sono tradotte in molte lingue.Da Sincopele iubirii trascriviamo, nelle due lingue, la poesia Sintesi (appartenente alla raccolta Le sillabe
Il mare è nato a Portovenere palpitante, a Monterosso con le alicette allegre e la chiesa elegante di arenaria.
Ora l’autunno guasta il verde ai colli, o miei dolci animali. Ancora udremo, prima di notte, l’ultimo lamento
Piange attonita estate annegata in suo morente sogno Fievole resta speranza di fresca primavera
Nessuno sarà in casa, Tranne la fioca luce, Un giorno d’inverno, Dalle tende socchiuse.
Vedo un ragno che tesse la tela, la falena pazza di luce, l’onda che rincorre l’onda,
Vanno a gruppi i migranti soffiando parole. E’ giovinezza bruna che qui sbianca
Aspetto il calar della sera per liberare i miei pensieri al rosso bagliore di un sole
Avevo messo la tua anima in uno scrigno dorato per proteggerla dagli umori del tempo.
Non è partita per sempre a te è vicina … è quel profumo che percepisci nel nulla
Ti vivrò nel morbido abbraccio delle palpebre al sonno nella lenta rincorsa delle stelle al sole, nel bacio veloce di due polsi in una stretta di mano.
Per un Iddio che rida come un bimbo, Tanti gridi di passeri, Tante danze nei rami.
Desidero solo morire nella mia terra, esservi seppellita, fondermi e svanire nella sua fertilità
II fervore dell’attesa dapprima accende voglie alimenta speranze
Si sono incrociati come estranei, senza un gesto o una parola, lei diretta al negozio, lui alla sua auto.
Fantastico sentire come la mia poesia cresce mentre io mi ritiro. Cresce, prende il mio posto.
Libro segreto delle prime esperienze: amori e peccati, parole di sfogo, confidenze personali.
Nella più solare sublime nostalgia sogno un angelo che mi tende la mano.
Ho attraversato anche quest’autunno frizzante di limoni e fieno marcio. Non credevo…
Gridan le menti Di momenti bui Giustizie mancate, discorsi scorrevoli dai sapori ingannevoli.
Attendo l’arrivo dell’alba per non rinunciare al sole. Spero che scenda la sera per impadronirmi delle stelle. A che serve trascinarsi
Il cielo di piombo da guardare l’ultima volta mentre si scivola verso il nulla. Non si accende più il focolare, l’aratro con i buoi aspetteranno invano
E’ il fischio sparso all’improvviso, Il crepitìo dei ghiaccioli, La notte che gela la foglia, Il duello di due usignoli. E’ il pisello inselvatichito,