Si sono incrociati come estranei, senza un gesto o una parola,
Vado cercando per mille sentieri, dove tu, figlio mio, fin da bambino
(Per una morte bianca in fonderia) Sciogli la treccia e metti il vestito turchese
Ah, se del vuoto potessi parlare, dell’invisibile che il cielo nasconde
Immantinente s’attrista il sentimento quando assente è il verbo
Non nego di esser stato macellaio, non nego di esser stato anche poeta;
Poveri i fiori nelle aiuole dei giardini ordinati. Sembrano aver paura della polizia…
È bello qua: sussurri e crepitii; il gelo è più forte ogni mattina,
Ma più che il valicare il mare, secondo me, son dure le cose che ti costrinsero a passarlo
Una strada, un uomo in un campo lontano. Vorrei camminare con lui
Elena, Che hai lento il dondolo, mite il cavallo, Buondì! La mia osteria è la tua.