Era troppo grande quel letto per noi due, mio piccolo fagottello e poco più. Eri lì, nel mezzo del mare della vita. Eri lì e dicevi: «Ma io imparerò a
Curva d’agosto. Così torna a parlare Il corpo usato della strada Coma la prima pioggia delle giornate corte
Con gli amici, cuor mio, sii sempre amico, e scherza e piangi sempre insieme a loro. Il polipo lo vedi? Tutto pieghe, non si distingue dallo scoglio suo.
Morire – a un gatto questo non si fa. Perché cosa può fare un gatto in un appartamento vuoto. Arrampicarsi sulle pareti.
La luce si stendesui corpi di marmodegli antichi eroiuna vecchietta pregai santi sonnecchianofuori il ventoaccarezza i capellidei campi
Il sangue degli aviRibolle nel fondoE genera vigoreChe si ripercuote a tamburoNel petto,Come pioggia d’estatesul tetto.
In acqua d’onda striscianteaffondano nella sabbia i piedi.In fievoli ricordi adagiatisbirciano nel cuore pensieri.
Pensieri che solcano la mente come meteore in un cielo stellato, lasciano tracce illusorie di percorsi di luce.
Le foglie degli alberi si muovono morbide come chiome d’alghe Io volo sopr’esse avvolto dal mio sogno
Non sempre mantieneil silenzioil giusto equilibrio sonorourla a voltela disperazionedella solitudine.
E mentre l’inverno indugiava ancora nell’aria i fiori del mandorlo con la loro divina fragranza
Mia sorella non scrive poesie, né penso che si metterà a scrivere poesie. Ha preso dalla madre, che non scriveva poesie, e dal padre, che anche lui non scriveva poesie.
Come tu puoi avermi io non posso, ma solo l’immagine che si ridisegna tra noi mette il piede dove non oso.
I gatti arruffano il pelo randagio stringono le fessure del vento ognuno sopporta la notte in maniera diversa qualcuno sparirà
Tra me e il sole c’è un velo di quiete che mi protegge gli occhi dalla brace di luce
Andare nel vento ancora con l’ombra di me stessa che sfalda nel tramonto romano
Un attimo, senza forma né logiche affollate, ma risoluto nella mente.
Aneli all’infinito… pareti e vette lontane, silenziose praterie di altipiani rocciosi, sonanti dove il verde s’insinua
Sento solamente il cuore, batte tanto forte, sto venendo giù.. M’hanno già spiegato come e cosa, striscio piano verso il buio
Se la vita ci fa esperire tutto ma solo della luna, e il sole intanto brucia,
C’è tanta solitudine in quell’oro.La luna delle notti non è quellache vide il primo Adamo. I lunghi secolidell’umano vegliare l’han colmatadi antico pianto. Guardala. È il tuo specchio.
Come mi chiudo solo se mi cammini a fianco, e sei lontana.A te io devo che a volte s’illumini la mia vicenda umana.
Se la Città è malata, questo male s’infila in ogni casa, non lo ferma nè porta nè cancello: salta dentro e t’acchiappa comunque, fin nel cesso.