Mentre sono sotto gli occhi di tutti i lavori per la ristrutturazione delle tre piazze principali di Monte Compatri, piazza Marco Mastrofini, piazza Garibaldi e viale Busnago, sembra sia sceso l’oblio su altri lavori in corso. Per questo motivo, sollecitati dai nostri lettori, abbiamo chiesto un incontro all’Assessore ai Lavori Pubblici Claudio Quaranta che, nel corso dell’incontro,
“La nostra salute non vale i vostri profitti”, uno slogan che racchiude il senso della manifestazione organizzata dal Coordinamento NoInc, sabato 22 ottobre, contro i misfatti che si stanno compiendo a Roncigliano e i progetti criminali che ruotano attorno al business della mondezza. Quattro anni di lotte hanno logorato i primi striscioni e ne hanno sbiadito le scritte, ma tanti altri nel frattempo se ne sono aggiunti e tutti sventolavano per dire la stessa cosa: no alla speculazione a danno dell’ambiente da cui dipende la qualità della vita. Il corteo partito da Albano a Piazza Mazzini doveva arrivare fino a piazza Tommaso Frasconi a Genzano, ma l’autorizzazione per ragioni di competenze non è stata rilasciata e la manifestazione si è conclusa in piazza di Corte ad Ariccia. Non è stato un bagno di folla, ma il corteo era rappresentativo al massimo con la partecipazione di tante sigle partitiche, sociali e sindacali, delegazioni di siti a rischio discariche come Riano e Corcolle (nell’occhio del mirino dell’avv. Manlio Cerroni mai sazio di rifiuti) e tante famiglie, compresi nonni e neonati.
L’associazione culturale e di promozione sociale Frascati Fotografia nasce dall’entusiasmo e dalla comune intesa di un gruppo di amici nel variegato e fertile contesto culturale dell’area dei castelli romani. Ci accomuna la passione per la fotografia ed anche la convinzione dell’importanza della comunicazione mediante immagini fotografiche che al giorno d’oggi è ulteriormente accresciuta dall’ingresso nell’era del digitale. La fotografia, infatti, ha il pregio di soddisfare interessi e passioni di varia natura “…può registrare volti o avvenimenti oppure narrare una storia. Può sorprendere, divertire ed educare. Può cogliere e comunicare emozioni e documentare qualsiasi dettaglio con rapidità e precisione” (John Hedgecoe). Abbiamo quindi dato seguito al desiderio di realizzare una struttura per arricchire le nostre esperienze in campo fotografico, sia curando il nostro personale rapporto con la fotografia, sia mediante la diffusione e la condivisione della cultura fotografica con appassionati e professionisti.
Occuparsi di scrittura e di libri è l’occasione per occuparsi di molte cose, e solo la passione, crediamo, aiuta a farlo bene. Abbiamo ascoltato qualche giorno fa la puntata della trasmissione “Area di servizio” – Radio Rai1; in redazione per “Diritti e disabilità” Francesca De Carolis (www.laltrariva.net), giornalista e blogger. Nella trasmissione, in onda ogni sabato e domenica, dopo le molte e dettagliate informazioni di servizio sull’argomento, si parlava del libro In campagna con il signor Gargiulo della scrittrice di Albano Laziale Lauretta Chiarini, già conosciuta in molte scuole dei Castelli per i suoi racconti “L’albero Laura”, “Turul che diventò un uccello e Aral che diventò una foglia”, la quale con passione e pazienza scrive e commercializza i suoi libri attraverso un noto sito collegato a Feltrinelli. Durante la trasmissione Lauretta Chiarini ha raccontato com’è nata l’idea di questo piccolo grande libro stampato corpo 20 e con alcuni buffi disegni di Francesca Tartaglia.
Sabato 22 ottobre nel pomeriggio cerimonia di premiazione, nella Sala del Teatro dei Dioscuri a Roma, del Concorso Nazionale di Poesia “Terzo Millennio” all’XI° Edizione. Organizzato dalla C.A.P.It (Confederazione di
Come ormai è tradizione millenaria, in ottobre, mese delle castagne, ed in tutta la zona dei Catelli Prenestini – in particolare nei monti Lepini – è il periodo della raccolta di questo gustoso frutto della terra. Nello stesso periodo, in questi monti, si svolgono le tanto attese sagre mirate alla valorizzazione di questo stupendo frutto. Negli ultimi anni, però, la castagna è stata duramente attaccata dal parassita Cinipide Galligeno che proviene dall’Oriente (Vespa cinese). Si tratta di un piccolo insetto nero che aggredisce le piante fino a renderle infruttifere.
Recentemente il mondo della scuola sta vivendo momenti poco sereni e ricchi di cambiamenti che vanno a colpire studenti e docenti per favorire quello che da tempo la Finanziaria italiana pare a tutti i costi voler perseguire: il risparmio, l’ottimizzazione delle risorse, la lotta agli sprechi. Obiettivi certamente encomiabili se gestiti secondo criteri di rispetto e di valorizzazione dello status quo quando quest’ultimo ha raggiunto un equilibrio positivo. Se ci si ferma un attimo a riflettere, ci si rende conto che si sta parlando di ‘persone’, risorse e ‘materiali’ umani , utenti che sono bambini, ragazzi, studenti. La scuola si sa, oltre ad essere un ambiente nel quale si lavora per portare avanti i programmi ministeriali, è soprattutto un luogo educativo, fatto di progettazioni pensate a misura d’uomo, tenendo conto delle risorse e dei bisogni che il territorio richiede. La precarietà della situazione scolastica è condivisa in tutta la realtà nazionale: la Legge 111/2011 prevede la riorganizzazione degli Istituti Scolastici.
Il 150° anniversario dell’Unità d’Italia non poteva essere celebrato senza ricordare i canti dei momenti più importanti della storia del nostro Risorgimento. Dal Germe della Repubblica Napoletana alla Nascita della Repubblica Italiana 1799-1945 è il titolo della performance in cui si è esibita la Corale Tuscolana il 27 settembre u.s., alle Scuderie Aldobrandini, promossa dal Circolo Femminile di Amicizia Europea (CFAE). Il presidente della Corale Tuscolana, Pino Rotta, ha porto i suoi ringraziamenti al presidente del CFAE, la signora Vincenza Rufo, per l’encomiabile iniziativa che ha permesso al suo coro di cimentarsi in una rassegna di canti di guerra, dolore, affetti e speranze per la libertà. «Canti considerati il germe della Rivoluzione francese – spiega Rotta – che con i loro ideali di libertà, uguaglianza e fratellanza hanno incitato gli animi della migliore cultura di Napoli, portando quelle genti a ribellarsi contro l’oppressore».
La Fiera di San Cesareo ha chiuso l’edizione numero diciassette con un bilancio in chiaroscuro. La collocazione nel mese di ottobre non ha giocato a favore dell’affluenza dei visitatori, che per la prima volta ha fatto registrare un calo, pur se composta da una cifra di tutto rispetto pari a diverse migliaia di persone. Purtroppo nel marzo scorso, nel periodo di consueto svolgimento, il sito che ospita le tensostrutture non era agibile, pertanto piuttosto che saltare l’appuntamento del 2011 si è deciso per uno slittamento. Durante l’inaugurazione tutti gli intervenuti sono stati concordi nell’affermare che la Fiera non poteva non svolgersi. Organizzatori, amministratori e ospiti politici hanno affermato che sarebbe stato troppo grande il danno di immagine considerando quanto sia importante l’appuntamento non solo per il paese ma anche per l’ormai consolidata tradizione.
La sua è una deflagrazione pittorica di colori nella realtà circostante. Suoi sono i soggetti, sempre di pittura, quotidiani e reali. Sempre suo, infine, quel tocco graffiante che si amalgama alle tele rendendole vive e impalpabili. Stiamo parlando del pittore castellano Enry Carter, uomo ed artista trentenne di estrema sensibilità, brillante nel suo percorso espressivo, ricco di meriti e riconoscimenti. Dopo aver avuto esperienze di lavoro in una bottega d’arte, ha rivelato una vena artistica e visione futuristica delle cose. Fondamentale l’incontro fine ed intellettuale con Mario Schifano. E, come ogni miglior allievo, il superamento dei richiami pittorici del maestro nella propria impronta individuale.
La sala consiliare ha visto, giovedì 20 ottobre, una cerimonia semplice ma sentita ed intensa. La città in cui è nata soltanto 24 anni fa ha voluto ringraziare Elisa Blanchi, e congratularsi con lei per i numerosi trionfi sportivi, ultimo dei quali la conquista di un oro e due argenti nei recenti Campionati Mondiali di ginnastica ritmica svoltisi a Montpellier. Nei loro interventi la prima sua allenatrice (ora prima sua tifosa instancabile) Monica Brandizzi, gli assessori Leoni e Ognibene, ed il vicesindaco Pontecorvi hanno usato parole non banali o di rito: traspariva la loro sincera ammirazione per la sportiva e l’apprezzamento per la persona. Tra ricordi simpatici e citazioni più ufficiali si è delineata una figura che illumina lo sport, ma soprattutto riconcilia con la speranza e l’aspettativa di migliori fortune umane, in questi periodi di tristi esperienze e notizie scure. Elisa ha l’aspetto e la sostanza di sportiva serena e seria, e per questo positiva, lontana dalle storie di altre ‘colleghe’, magari meno vincenti, ma celebrate, oltre che per le vicende sportive, anche per qualche atteggiamento sopra le righe.
La scuola è iniziata da più di un mese ma per i ragazzi dell’istituto professionale Albafor di Velletri non è così. Infatti a causa della situazione di profonda crisi che sta interessando la società ormai da mesi, la scuola si trova a fare i conti con una realtà che non tutela i diritti degli studenti e ancor meno quelli dei docenti precari che attendono di essere richiamati per poter prendere servizio. Sono molti i docenti a tempo determinato che si vedono rinnovare ormai da anni il contratto di lavoro sempre più tardi nei mesi. Così, se qualche anno fa l’anno scolastico poteva prendere avvio tranquillamente a settembre, nel corso degli anni, e degli avvicendamenti politici che hanno interessato la città di Albano, la convocazione del corpo insegnanti si è posticipata sempre di più, fino a quando, lo scorso anno, l’ultimo insegnante è stato convocato addirittura a gennaio.
Il 24 settembre u.s., nell’ambito della “Festa degli Artisti” del Comune di Cervara, organizzata con il patrocinio della Presidenza Regionale del Lazio, dell’Ambasciata di Svezia e della Provincia di Roma, è stato conferito al poeta-filosofo Franco Campegiani un prestigioso 2° Premio per la Poesia Inedita nel Concorso “Città degli Artisti” promosso dall’Accademia Romanesca, presieduta da Maurizio Marcelli, con la collaborazione del Circolo I.P.LA.C. (Insieme Per La Cultura) di Mestre. La Giuria, presieduta da Maurizio Meggiorini, era composta da Roberto Mestrone e Maria Rizzi.
È deceduto, a causa di un infarto, il Magg. Matteo De Marco, trovato senza vita in Afghanistan dove si trovava in missione. A soli 54 anni scompare quindi una figura
Non siamo molti e non più tanto giovani, i componenti la Sezione Combattenti e Reduci di Colonna, ma siamo sempre in grado di ritrovare l’energia per essere presenti là dove c’è il richiamo della memoria per l’omaggio a coloro che si sono immolati per la difesa della nostra Patria. È sempre il Presidente Claudino Sforza che sommessamente ci riferisce l’invito della Sezione Provinciale di Roma, e per essa del Cav. Armando Paolini, ad unirci al gruppo per un pellegrinaggio al Sacrario dei Caduti senza Croce di Monte Zurrone (Roccaraso) nel Massiccio della Maiella a 1648 metri s.l.m., in essere dal luglio 1961. Pertanto il 25 settembre di buon’ora in rappresentanza di Colonna, con Alberto, Cesare e Claudino, ci avviamo verso il punto di raduno dei partecipanti per la partenza in pullman diretto a Monte Zurrone.
Domenica 23 ottobre è stata ufficialmente presentata la ricomposta associazione degli Artigiani. Il neo eletto Presidente Mauro Lemma ed il gruppo dei consiglieri hanno assunto l’onere di traghettare la prima fase della ricostruzione dell’associazione. Alla presenza delle autorità, dal Sindaco al Presidente della B.C.C. e al Presidente dell’XI Comunità Montana, sono stati presi impegni di collaborazione e di sviluppo territoriale da condividere tra i vari attori. Spronare le attività locali con agevolazioni economiche ed indirizzi produttivi, capaci di gestire anche opere pubbliche, con l’obiettivo di riavviare l’occupazione locale e lo sviluppo del territorio.
In Italia esistono le grandi esposizioni d’arte che si ripropongono con cadenze regolari: la Biennale di Venezia, Arte Verona, Artefiera a Bologna, Artisissima a Torino, Miart a Milano ecc. ecc. Esposizioni importanti che possono vantare la presenza delle più rinomate gallerie d’arte e delle opere dei più famosi artisti mondiali. Ad Albano Laziale c’è ArtexpòAlbano, ma di cosa si tratta? Non si può certo paragonarla alle grandi esposizioni d’arte, alle quali può somigliare solo in maniera vaga e molto modesta; come si può facilmente intuire, è un’esposizione d’arte contemporanea che si svolge ad Albano e più precisamente a Piazza Pia. L’evento ha avuto inizio il 10 aprile 2011 e si è ripetuto ogni seconda domenica del mese (agosto escluso) fino all’11 settembre scorso, l’intera esposizione è composta da 24 stand posti sull’intera superficie della piazza;
Un carabiniere rimane tale per sempre. Prima che un mestiere, questa è una caratteristica scritta nel DNA, pertanto quando cessa il servizio effettivo e non ci sono più incarichi operativi, ecco emergere lo spirito dell’Arma con immutato ardore. È il caso del Luogotenente Antimo De Pasquale, ora in pensione, ex Comandante della Stazione CC di San Cesareo, ricordato con immutato affetto da chi sta dalla parte della legalità ma visto ancora oggi come fumo agli occhi da chi evidentemente ha qualcosa da nascondere, in passato e forse anche nel presente. De Pasquale non può fare a meno del “suo” territorio, e il vulcano di vitalità che ha sempre contraddistinto il suo mandato ancora oggi è messo al servizio della gente.
Il papa di Berlusconi.
C’era un tempo sul finire dell’Ottocento ed i primi del Novecento quando nelle udienze papali si usava la formula per i fortunati ammessi: “chinati al bacio della sacra pantofola… o ‘del sacro piede’,ecc.”. Successivamente si passò al bacio dell’anello ed oggi con papi più…’democratici’ basta una stretta di mano. Ovviamente il papa è il papa, per cattolici e non. C’è solo un personaggio che in Italia ha avuto un suo papa particolare. Il nostro satrapo gaudente, il cavaliere per antonomasia, il Berlusca nazionale, il quale evidentemente ha sempre considerato Gheddafi come un papa. A parte i sacri canti bungabunghesi, tutti ricordano il suo ossequioso baciamano quando il libico piantò la tenda in Italia! E alla morte del libico il Berlusca ha esclamato: “sic transit gloria mundi’, che è appunto la formula che viene usata dopo la morte di un papa.
Tripudio di pubblico ed eccezionale carrellata di personalità del grande Cinema; appassionati e curiosi hanno affollato la III edizione del “Movieclub Film Festival” – kermesse di cortometraggi organizzata dall’Associazione culturale “Movieclub” presieduta da David Cardarelli – confermatosi il più qualificato evento dedicato al cinema nella provincia di Roma. Riflettori puntati sul concorso di corti già nello speciale TG1 di Vincenzo Mollica. Data la levatura culturale, il Festival, oltre ai prestigiosi patrocini istituzionali, si è fregiato della presenza di nomi del calibro di Ettore Scola, Enrico Montesano e Marco Bellocchio; nell’eccellente parterre anche molte le rappresentanze istituzionali e autorità.
Ho avuto il piacere e la fortuna di assistere al matrimonio di Silvia e Mirko. Il pomeriggio del 10 agosto 2011 la nostra carissima e bravissima redattrice Silvia Coletti si
Il libro di Vincenzo Luciani Dialetto e poesia nei 121 comuni della provincia di Roma (Edizioni Cofine, Roma, 2011) è stato l’elemento scatenante di una serata all’insegna della poesia e della canzone nelle lingue locali nello splendido Castello Orsini-Cesi di Sant’Angelo Romano domenica 25 settembre. Moderatrice dell’evento è stata Anna Longo (Giornalista del Giornale Radio Rai, redazione cultura e spettacolo) che ha saputo imporre ritmi e tempi radiofonici ad un pomeriggio caratterizzato da molti interventi. Una conduzione di indubbio livello.
Un saluto tutt’altro che formale del Sindaco di Sant’Angelo Romano Mario Mascetti (era presenta in sala anche l’assessore alla Cultura Vincenzo Foresi) ha aperto l’incontro. Il primo cittadino ha sottolineato l’importanza del dialetto, “lingua del fare e del cuore e degli affetti”, nel definire l’identità e l’appartenenza, in una società che sempre più si deve misurare con una globalità che non sarà spersonalizzante solo se saprà saggiamente ancorarsi alle solide radici di un territorio e di una lingua locale.
Per migliorare la comunicazione e l’empatia fra i cittadini e l’amministrazione, il sindaco Damiano Pucci ha pensato di rendersi disponibile ogni primo Sabato del mese andando a casa della gente,
Tra le tante attività del Parco dei Castelli Romani, organizzate per la prossima stagione invernale, segnaliamo la proposta fatta alle scuole, che sembra la più interessante fra tutte: riguarda l’approccio dei ragazzi nei confronti della natura. Si impara da piccoli a rispettare gli altri e ciò che ci circonda; per questo il Parco ha avviato diverse attività formative per l’anno 2011/2012 rivolte alle classi della scuola primaria e secondaria; le attività hanno una durata di una mattinata e un costo di partecipazione di 50 euro a classe per un massimo di trenta ragazzi. Per la scuola dell’infanzia è disponibile il gioco natura, ossia una esperienza ludica per vivere il bosco, conoscerlo e riappropriarsi di una dimensione naturale oggi troppo lontana dal vissuto quotidiano dei bambini; per i ragazzi delle medie invece è previsto un programma alla scoperta dei punti cardinali, carte topografiche, bussola.
Quando gli adulti diventano bambini riscoprono il sapore dell’infanzia nei giochi: la mente a ritroso nel tempo ed ecco che, quasi per scherzo, nei momenti di incontro in piazza con gli amici, qualcuno propone: «Cià volemo fa’ ‘na botta a mitule?». Magari qualcuno scettico, solleva un sopracciglio, qualcun altro sorride, ma poi quella proposta scava nei ricordi, ed ecco che quest’estate a Rocca di Papa un affiatato gruppo di amici ha rispolverato un gioco antico che “da riazzi se facea p’a via“. Vengono create delle piastrelle (queste in fondo sono le misteriose “mitule“) di piombo e, quasi per scherzo, dopo i primi giorni di gioco, non senza qualche polemica che mai manca quando c’è una novità, viene organizzato un bel torneo cittadino che si è svolto nell’ampia Piazza Di Vittorio ai Campi d’Annibale.
D’arte e d’amore si è vestita in questi giorni Rocca di Papa, dal 12 al 18 settembre, con un fiorire di murales e tele dipinte nei più caratteristici vicoli del centro storico. Piazza di Vittorio ha visto sbocciare negli ultimi giorni d’estate un coloratissimo biglietto da visita che unisce idealmente due tra le più grandi piazze della città: sulla vetusta e antiestetica cabina dell’Enel, Franco Carfagna e Vittorio Maccari hanno “colto” l’arrivo storico della “Vermicino – Rocca di Papa”, gara automobilistica realizzata dal 1921 al 1965 e riproposta in questi giorni dal Club Auto storiche di Rocca di Papa. Proprio da questa accogliente piazza ai Campi d’Annibale si può partire per ammirare, in un percorso tra i più caratteristici, i nuovi murales realizzati in questi giorni: un incantevole scenario della Via Sacra, che idealmente introduce verso un onirico percorso, è l’opera di Oriana Croce, infaticabile organizzatrice che ha permesso di realizzare queste splendide iniziative, mettendo a disposizione la sua esperienza e conoscenza del mondo dell’arte nel territorio.
Sono partiti il 28 settembre I lavori di recupero dell’ Ambulatorio veterinario comunale, che la Comunità Montana dei Castelli Romani e Prenestini ha acquisito lo scorso dicembre in comodato d’uso gratuito dall’Amministrazione per trasformarlo in struttura operativa ai fini della “Campagna contro il Randagismo”, fenomeno che crea forti disagi alla popolazione e alle Amministrazioni comunali. Una volta risistemato, l’ Ambulatorio diverrà la sede per le sterilizzazioni canine nell’area tuscolana, che verranno effettuate dal Servizio Veterinario dell’Usl Rm H, con cui l’Ente ha preso accordi che verranno formalizzati a breve in un’apposita convenzione.
La nostra città nei primi giorni di settembre si è preparata ad una delle feste religiose più sentite dalla popolazione: quella della Madonna della Pietà, la cui immagine è venerata nel grande Duomo dell’Assunta.
Si tratta di una figura femminile dai tratti dolci, con il capo appena chinato, gli occhi socchiusi, la mano sul cuore in un atteggiamento di profonda fede e devozione; modella del dipinto fu un’antica nostra antenata rocchegiana. La pregevole opera d’arte di Pietro Labruzzi, morto nel primi anni dell’Ottocento, si trova dietro l’altare principale dal 1831, dove venne posizionato, a grande richiesta della popolazione locale, al posto della tela di Corrado Giaquinto, raffigurante l’Assunzione di Maria Vergine in Cielo.
Simpatici, pelosoni e con gli orecchie lunghe. Eccoli sono Totò, Amelia e Teresina, i tre asinelli che dallo scorso 16 ottobre sono ospiti del maneggio Happy Horse a Rocca Priora. Totò, Amelia e Teresina formano “Asino per Tutti” insieme a Elisabetta Cannas, psicologa impegnata da anni nell’onoterapia; ma è con la creazione di “Asino per Tutti” che sta cercando di diffondere la cultura dell’asino come animale che aiuta a riscoprirsi. Ecco perché si rivolge a chiunque voglia imparare a vedere il mondo con occhi diversi, senza pregiudizi e rispettosi di sé e degli altri. Per capire questo bisogna fare delle premesse. Innanzitutto l’asino è un animale non addestrato ma educato al rapporto con gli altri. Ciò significa che le persone che intraprenderanno questo percorso non impareranno a ‘farlo andare’ ma impareranno a rapportarsi con l’asino e di conseguenza con gli altri, a chiedere, utilizzando anche un linguaggio corporeo adeguato, e ad aspettare. L’asino è un animale lento, generoso, docile e tranquillo.
Vinto dallo Sgoglio il consueto Palio di S. Agapito Martire che affonda le sue radici nella festa che gli antichi abitanti di Praeneste celebravano in onore della Fortuna Primigenia. Tre giorni di feste e giochi per questa cittadina a pochi km dalla capitale. Le prime notizie tramandateci di giochi collettivi a Palestrina sono del 1053. Nel 1978, alcuni giovani riscoprirono questa manifestazione, ed oggi il Palio di S. Agapito è uno dei più sentiti nei castelli prenestini. Anche quest’anno le quattro contrade, corrispondenti alle porte e quartieri della città, si sono sfidate nei consueti giochi tra cui il calcio fiorentino e la “Scifa” (corsa dei cavalli con ostacoli). Lo Sgoglio, storico quartiere della città, si è aggiudicato il drappo 2011 totalizzando più punti delle rivali porte (Porta S. Biagio, Porta S. Martino, Porta S. Giacomo).