Notizie in Controluce

Una volta erano conosciuti come i Castelli Romani, rinomati per le loro bellezze, i loro paesaggi e i loro orizzonti, meta prediletta da tanti turisti; oggi, a causa della spregiudicata speculazione edilizia e della complice noncuranza dell’interesse pubblico da parte delle amministrazioni, ci si trova di fronte ad un paesaggio profondamente mutato in peggio. È ormai chiaro che è improprio parlare di Castelli Romani e più opportuno parlare di “Cementi Romani”.
L’ultima piaga che sta per abbattersi sul nostro territorio riguarda la rete viaria detta Appia bis. Questa tangenziale che tra carte, misteri, cantieri e segreti compie quasi vent’anni, si sta apprestando a raggiungere la seconda tratta del suo percorso. Tralasciando le considerazioni sui costi, vediamo di cosa si tratta. Nata per bypassare i centri storici di Albano, Ariccia e Genzano sembra si realizzi come un viadotto nella parte sud della vallata di Vallericcia, dove tra l’altro è in essere già un ulteriore progetto per un secondo semiviadotto, sul pendio ovest, teatro di una forte battaglia da parte del Comitato locale.
Questa verde vallata che rappresenta l’abituale panorama che accompagna i nostri sguardi verso il mare affacciandoci dall’Appia, da Ariccia o appena usciti da Albano; questi paesaggi che avevano affascinato tanti scrittori latini fino ad arrivare a Goethe, non faranno più parte del nostro patrimonio. Vittime saranno numerosi lecci e pini (quasi secolari), nonché giardini e spazi verdi.
Mentre nel resto del mondo si studiano e si realizzano soluzioni per l’adeguamento delle infrastrutture viarie, potenziando e promuovendo la rete dei trasporti pubblici e cercando di abbattere al minimo l’impatto ambientale, i nostri audaci tecnici coadiuvati da amministratori ancor più audaci, continuano a dare il meglio di se per un’Italia che si ritrova sommersa da auto inquinanti, traffico impazzito e cemento.
La nostra sfida è di dar vita ad una sensibilizzazione che porti ad una reale conoscenza e informazione di quello che sta per accadere, rendendoci noi tutti disponibili per una battaglia che non possiamo permetterci di perdere.
Si sottolinea che i territori coinvolti verranno modificati in maniera irreversibile (in parte già lo sono) e a pagarne le conseguenze non saremo solo noi ma anche le generazioni future. A questo trionfo dell’ingegneria irrazionale bisogna aggiungere: l’incombente pericolo dell’Inceneritore, le lottizzazioni selvagge in atto, nonché tutti i siti di stoccaggio di materiali pericolosi che stanno nascendo nell’agro romano, senza dimenticare la situazione gravosa di inquinamento in cui versa il lago di Albano.
In questo scenario l’indifferenza non è più accettabile, perché volgere lo sguardo dall’altra parte pensando: “non posso farci nulla” significa essere complici e quindi l’invito è quello di informarsi e far sentire la propria voce, costituendo un coordinamento di forze, competenze ed impegno a tutela del nostro territorio e del nostro futuro.
Intanto però chiediamo che le amministrazioni coinvolte facciano il punto della situazione, nelle maniere e nei modi più consoni, su tutti gli interventi che si vogliono mettere in atto, istaurando un confronto con i cittadini stessi che come sempre si configurano vittime della mancata trasparenza.

Loro non molleranno mai (ma gli conviene)…noi neppure!!!

Meetup amici di Beppe Grillo Castelli Romani – Albano Laziale