CASTELLI ROMANI – Larga la pazienza: da Neuro è la via!
CASTELLI ROMANI – Larga la pazienza: da Neuro è la via!
– Nel congestionato contesto pendolare interno, la sola rotta (e letteralmente) Nord verso Frascati, e poi al bacino di Roma Sud Est (pietosa e pericolosa anche l’Anagnina), è roba ora da vernacolo fine. Dimensioni delle Strade invariate da anni e che ancora cercano buona e sistematica cura cantoniera, ma popolazione (dunque veicoli e traffico) aumentata, scotto delle stupide politiche urbanistiche, ultima stagione dagli anni ’90. Queste hanno fruttato ora “varianti” costose (emblema è l’Appia Bis), o appaiono all’occhio profano “serpentoni” enormi (e pericolosi pure: vedi tombini sfondati), “buttati là così” nella campagna: un esempio è Via Alberico da Barbiano (Grottaferrata), che avrebbe pure una ragione d’essere nella decongestione da/per Roma fosse però che essa va, con altre pari, ad incrociare gli altrettanto trafficati assi trasversali viari mediani Sud-orientali Appia-Vermicino-Tor Vergata; nell’area dell’I.N.I. la Alberico poi va ad intersecare e con pericolo Via di S. Anna, poche centinaia di metri di asfalto (rifatto di recente per grazia ricevuta!) tanto decongestionanti quanto precari, a rischio di “infarto”. Un sudoku di nervi. La circolazione dei mezzi pesanti, commerciali ed industriali (grosse autocisterne comprese) poi, s’è addensata, più sistematica ed invasiva fin dentro le aree urbane. Altri trombi: l’endemica e pervicace sosta selvaggia; pedoni e ciclisti “pecore” indisciplinate; l’allestire stupidamente servizi o cantieri fronte strada. In ore di punta e sempre nelle aree più urbane. Si potrebbe criticare anche la densità di fermate a richiesta delle autolinee. Attenzione. Serve intelligenza, empatia, lungimiranza e “gioco di squadra” da parte dei Governi, Città Metropolitana e Regione in primis, pro i pendolari in un territorio congestionato ripeto. Urge ristrutturare bene anche e soprattutto la rete viaria trasversale nel corto e medio raggio d’azione, ancora caratterizzata da carreggiate precarie e risicate (basterebbe allargarle anche di soli 60-80 cm ed eliminare i “colli di clessidra”); da elementi invasivi; dalla circolazione in loco tanto vietata quanto ancora incredibilmente impunita di autoveicoli altrettanto invasivi o invadenti. Indicativo è lo stato di Via Barozze e Via Capocroce-dei Castelli romani. L’asse Via Giuliano della Rovere in Grottaferrata – ex Cartiera (area questa ultima da riqualificare nel complesso, ma esautorando la proprietà privata dato il suo palesato decennale disinteresse verso l’immobile) – snodo I.N.I – Via S. Anna e anche qui sosta selvaggia su strada. Urgente infine anche la ristrutturazione radicale della rete delle luci semaforiche, renderle più “intelligenti” (i software adatti ci sono) ed eliminare quelle inopportune o arbitrali. Circolare pregoooo!
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