Castelli Romani: alberi sani a terra, alberi morti in piedi restano sulle strade, 0-1
«Platanus è l’unico genere di piante appartenente alla famiglia delle Platanacee, originario di America centro-settentrionale e bacino del Mediterraneo orientale.
I platani sono alberi monumentali molto apprezzati come piante ornamentali per decorare viali, parchi e giardini di notevoli dimensioni, nonché per l’arredo urbano grazie alla notevole resistenza allo smog delle metropoli. Pianta ornamentale per viali, parchi e ampi giardini. Il legname che se ne ricava è pesante (p. sp. 1,00 da fresco, 0,67 stagionato, 0,62 secco), poco durevole, viene utilizzato per mobili, compensati, legna da ardere (solo in stufa o in un camino chiuso poiché sviluppa sostanze tossiche inalabili).» (testi da Wikipedia)…
I platani non sono tanto buoni come legna in generale, né legna da ardere, meglio vivi!
Tagliarli così senza ragione non è una ‘sconfitta degli ambientalisti’ è una perdita della comunità tutta dei Castelli Romani, tanto che poi andiamo ad ammirarli d’estate in vacanza, nelle isole greche o in altre del bacino del mediterraneo, dove spesso ombreggiano le antiche piazze, i punti di ristoro vicino ad una fonte e il loro apparire anche nelle lande meno accoglienti li fa sembrare guerrieri senza paura, che crescono a dismisura anche vicino ad un solo rivo sottile d’acqua. Sono piante generose e soltanto nei territori culturalmente degradati diventano simbolo di vecchio, superato, ingombrante. Invece ne vale immensamente la pena salvaguardarli il più possibile, fanno ormai parte della nostra identità come monumenti, quadri, sculture, basta guardare i magnifici esemplari monumentali accanto all’Abbazia di Grottaferrata, è una bella passeggiata, è vicino, è piacevole andarli a conoscere.
Quelle fotografiche, invece, sono le testimonianze della fine che hanno fatto i platani vicino al Museo Civico di Albano, e poi una ‘vecchia’ immagine con fronde verdi e alberi della ‘piazzetta delle promesse’, ma certo che la cittadina che sorge accanto all’antico sito ‘madre di Roma’, non è isolata nella volontà di deturpazione e impoverimento del territorio, segue la moda, come altre. Promesse, quelle della piazzetta, ovvero promesse elettorali, come ormai sanno tutti, come le tante non mantenute in fatto di bellezza, nel non rispetto dei cittadini in queste nostre amministrazioni castellane, è non è un fatto di partiti, di ideologie, ma forse di protagonismi sbagliati sì.
Nella ‘piazzetta delle promesse’ convergerà una ciclabile: che sarà frequentatissima, già lo sappiamo, infatti il nostro territorio collinoso, si sa, è particolarmente vocato al ciclismo come quello emiliano o il tavoliere delle Puglie, certe volte i Castelli somigliano anche a Ferrara (uguali)!! È sempre bello imparare cose nuove…Intanto, per chi gli ‘rodono le manine’ o ‘le motoseghe’, Albano e dintorni sono ancora pieni di alberi secchi morti in piedi, che aggettano su strade di passaggio delle auto, dei pedoni.
Immagini web
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