Castelli “in gamba” e castelli in aria
– Tra Genzano e Ariccia si è restituita alla cittadinanza la fruizione di Colle Pardo, sottraendolo a nuove speculazioni edilizie. Il colle ha ospitato anche molte belle iniziative per grandi e piccoli, una vittoria ottenuta fra pubblica amministrazione e cittadini. La veduta dalla sommità spazia fino al mare in un bel tratto boscoso che ne fa un rigenerante percorso ad anello.
– Un circuito teatrale che si è dipartito da Ariccia, nonostante la crisi e con molti sforzi, ha riportato il teatro nei luoghi deputati e anche in altri con fantasia e invenzione. Arteidea ci ha regalato le belle visite natalizie a Palazzo Chigi ricche di quadri viventi, costumi, inventiva (e fantasmi chiacchieroni). Ancora, durante le feste è stata la volta del bellissimo teatro-concerto, ci piace definire così la performance di Harold Bradley, al teatro Bernini assieme ai musicisti dell’associazione “Grotta in blues”: un bel tributo al genere, arricchito dai ricordi del pittore, attore, cantante di Chicago. Inoltre, teatro ad Albano e a Grottaferrata.
– La rete di mercati a chilometro zero che si affianca alla normale distribuzione ad Ariccia, Albano, Frascati, Rocca di Papa: finalmente si può scegliere. Dove c’è offerta di alta gamma aumenta la qualità, anche quella dell’informazione attorno all’alimentarsi: ci stiamo preparando all’Expo Milano 2015 “Nutrire il pianeta, energia per la vita” fra cibo, produzioni agricole, cultura, cucina. Bollono in pentola moltissime iniziative anche qui in provincia.
– Il servizio ambulatoriale dell’ospedale Cartoni di Rocca Priora è tornato a essere protagonista e si vede-si sente. Con la volontà, piccoli, importanti, progetti crescono.
– Molti servizi sociali dei comuni castellani, in un momento di “bassa” economica e sconforto generale, con competenza e vicinanza alle problematiche sociali hanno risolto decine e decine di disagi, abitativi, economici, lavorativi, familiari.
– La popolazione ricorda, bene, la propria storia: lo dicono i fatti di Albano Laziale, comunque la si pensi su E. Priebke e sulle esequie che si devono a ogni salma (Antigone continua a voler seppellire suo fratello e sempre lo vorrà), l’apologia di fascismo è ancora reato in Italia. Le persone si sono riversate in strada nel ricordo dei propri cari, in qualche caso familiari, contro uno dei simboli della crudeltà e in onore di una cittadina Medaglia d’argento al merito civile per la capacità di soccorso e solidarietà dopo il bombardamento di Propaganda Fide che causò la morte, stimata, di almeno 500 persone durante il secondo conflitto mondiale.
Quello che non funziona
– Continuano a chiudere i pronto soccorso e i servizi di primaria importanza per pazienti gravi, ma il Policlinico dei Castelli Romani in costruzione dal 2011 in località Fontana di Papa, posa della prima pietra nel 2009, non è ancora realtà. Fra le cause della lentezza edificatoria, la necessità di rimuovere alcune bombe, ordigni residui del secondo conflitto mondiale.
– Raccolta differenziata: c’è e non c’è in molti comuni. Chi l’ha cominciata e la crede ben fatta sa che alcuni cittadini reprobi vanno a gettare l’immondizia dove non c’è obbligo di differenziarla, anche per le strade e sui percorsi silvani che poi il Parco, a spese di tutti, è costretto a ripulire? Altri comuni ancora nicchiano, non la fanno, la attivano a zone, a vent’anni almeno dalle prime emergenze rifiuti. Cos’altro avranno da fare di più importante?
– Una viabilità inaccettabile a fronte di milioni di lire e d’euro incassati per oneri di urbanizzazione da tutte le amministrazioni che hanno voluto i Castelli Romani con la densità abitativa che conosciamo. Quasi nulla è stato restituito alla cittadinanza sotto forma di servizi: se le strade per le auto sono destinate a restare queste, bene: che non si intervenga peggio su un territorio difficile! Ma la viabilità dovrebbe essere impeccabile, almeno dal punto di vista della manutenzione.
– Il Parco Villa Doria di Albano Laziale è in rovina: ospita i ruderi dell’antica villa di G. Pompeo Magno ed è uno dei polmoni verdi più belli, ampi e complessi esistenti ai Castelli Romani. Dovrebbero essere ricostruite le aiuole, curati i percorsi pedonali, soprattutto la villa dovrebbe essere pulita: è una pattumiera a cielo aperto. Ovvio che l’amministrazione qui ci rientra per la pulizia mancata, ma per lo sporco sono responsabili i cittadini. Scarseggiano sedute, fontanelle, cestini dei rifiuti. Occorrono, anche a colpo d’occhio, potature, abbattimenti di alberi pericolosi sui sentieri pedonali, cura dei vecchi patriarchi nelle zone non di passaggio.
– Ignoranza e grettezza generalizzate attorno al patrimonio immobile “vivente”: anche i parchi, i giardini pubblici, il patrimonio verde, così come le belle casette in condominio, gli edifici pubblici, hanno bisogno di manutenzione, che non è una parolaccia. Progettare e creare parchi senza stabilire piani annuali di manutenzione è un modo per buttare i soldi della collettività (ce ne sono, di esempi, ai Castelli!). Abbattere un albero pieno di carie, insetti, funghi, cavità infette, significa sottrarlo alla sua lunga agonia; ma l’albero non parla e, di fatto, non può chiedere il diritto a morire serenamente. Il trattamento di favore che riceve è al massimo che qualcuno per protesta gli s’incateni (anche!) addosso, causa ambientalismo mal recepito unito a disattenzione storica di intere amministrazioni. Molto è stato fatto, e molto resta da fare. Buon 2014 alle amministrazioni e ai cittadini che le hanno scelte! (Serena Grizi)
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