Caso Rom: critiche anche dall’ONU
I cittadini Rom sono stati “rinviati in modo collettivo nei loro paesi d’origine senza che sia stato ottenuto il consenso libero, pieno e informato di tutti gli individui interessati”.
Così il Comitato Onu per l’eliminazione della discriminazione razziale (Cerd) è intervenuto oggi sulla questione dei rimpatri, esprimendo inoltre la propria preoccupazione per l’esercizio dei diritti economici, sociali e culturali da parte della comunità Rom. In un documento diffuso al termine di una sessione di lavoro in corso a Ginevra, durante la quale sono stati esaminati i rapporti periodici della Francia ed altri dieci paesi europei, gli esperti indipendenti hanno esortato il governo francese a “evitare i rimpatri collettivi di cittadini di etnia rom” e “adoperarsi per soluzioni durature”. Il documento inoltre, esprime preoccupazione per l’aumento “di manifestazioni e di violenze a carattere razzista nei confronti dei rom” e per “discorsi politici di natura discriminatoria e xenofoba”. Partendo dai dati forniti dal governo di Parigi sui cosiddetti “rimpatri volontari” – cominciati nelle ultime settimane e tutt’ora in corso – gli esperti si sono detti anche preoccupati “per la difficile situazione dei membri della comunità rom per l’esercizio dei loro diritti economici, sociali e culturali”. Immediata la risposta del governo di Parigi che ha affermato di “rispettare scrupolosamente la legislazione europea, come pure i suoi impegni internazionali in materia dei diritti dell’uomo”.
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