Caso Regeni: una lucina in fondo al tunnel…
L’Ufficio Comunicazione e Stampa della Corte costituzionale – con Comunicato del 27 settembre 2023 ha reso noto, riguardo al processo per l’omicidio di Giulio Regeni avvenuto in Egitto nel 2016:
«Processo Regeni: la corte accoglie la questione di legittimità costituzionale sollevata dal GIP del Tribunale di Roma.
La Corte costituzionale, riunita in camera di consiglio, ha esaminato la questione di legittimità costituzionale sollevata dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Roma in relazione alla celebrazione del processo per il sequestro e l’omicidio di Giulio Regeni.
In attesa del deposito della sentenza, l’Ufficio comunicazione e stampa fa sapere che la Corte ha dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’art. 420-bis, comma 3, del codice di procedura penale, nella parte in cui non prevede che il giudice procede in assenza per i delitti commessi mediante gli atti di tortura definiti dall’art. 1, comma 1, della Convenzione di New York contro la tortura, quando, a causa della mancata assistenza dello Stato di appartenenza dell’imputato, è impossibile avere la prova che quest’ultimo, pur consapevole del procedimento, sia stato messo a conoscenza della pendenza del processo, fatto salvo il diritto dell’imputato stesso a un nuovo processo in presenza per il riesame del merito della causa.
La sentenza sarà depositata nelle prossime settimane»
Molti gli articoli dedicati alla notizia in questione: commenti favorevoli o no, riportano alla memoria la scomparsa di questo ragazzo di nemmeno trent’anni sottratto tragicamente alla vita e all’affetto di quanti lo amavano, e divenuto fratello di molti che con atti pubblici o in cuor loro hanno sempre sostenuto la causa: “Verità per Giulio”. Nel ricordarlo mentre un altro tassello è stato messo per avvicinarsi alla verità, la bella tavola di Mauro Biani ci sembra di buon auspicio, perché dal fondo del tunnel appare un po’ di luce… (Serena Grizi)
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