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Cartae/osservare/pensare/raccontare Quaranta carte d’artista per raccontarsi

Cartae/osservare/pensare/raccontare Quaranta carte d’artista per raccontarsi
Marzo 10
15:47 2021

a cura di Monica Cecchini
12-14 marzo 2021
Inaugurazione 12 marzo 2021, ore 17:00
Incinque Open Art Monti, via della Madonna dei Monti 69 – Roma
A causa della situazione contingente è necessaria la prenotazione via mail: incinqueopenartmonti@gmail.com

Dal 12 al 14 marzo la Galleria Incinque Open art Monti ospita Cartae/osservare/pensare/raccontare, un progetto cartografico polifonico che stimola le persone a riappropriarsi dei propri spazi cognitivi attraverso mondi nascosti e mescolati in un unico mazzo di quaranta opere realizzate da quaranta artisti.
In mostra saranno presenti le opere di sedici degli artisti che hanno partecipato alla realizzazione delle quaranta carte: originali, stampe e in alcuni casi opere inedite.
Bankeri, Alice Bruscoli, Cipstrega, Gioia Marchegiani, Gianluca Marasca, Valerio Muscella, Omino 71, Francesco Orazzini, Francesca Oro, Igea Paiano, Pax Paloscia, Marilena Pasini, Re Barbus, Barbara Sabbi, Giulia Sollai, Paola Valori e Valerio Paternesi (Valerietto).
Un evento nel quale ad esporsi non saranno solo le opere ma anche i fruitori. Gli invitati verranno infatti chiamati a dar voce alle suggestioni, che oscillano tra fantasie e memorie, evocate dalle opere in mostra.
“Cartografia estetica è un dispositivo cognitivo per riformulare i codici narrativi e conoscitivi abituali, finzione e ricordo, fantasia e memoria, eco e suggestioni per riportare l’essere umano a confrontarsi non solo con il visibile ma anche con l’invisibile. Il mondo dietro le nostre azioni. Il non detto, quello che la storia ha tranciato ma che perduto non è e che dimora dentro di noi” spiega il Collettivo AE ideatore di Cartae/osservare/pensare/raccontare, composto da Luisa Zambon, Giancarlo Chirico e Gianluca Maresca.
Cogliendo l’invito che correda il mazzo di carte ed esorta a scrivere le proprie regole, Monica Cecchini, curatrice della mostra, scrive le sue. E chiama così i visitatori a diventare protagonisti e a interagire con gli artisti e le loro opere, dando vita al loro racconto.
Cartae/osservare/pensare/raccontare stabilisce delle regole non scritte: ogni “giocatore” è libero di osservare, prendersi tutto il tempo necessario per relazionarsi con le opere e con il mazzo che verrà messo a disposizione, senza avere limiti, potendo scegliere da quante e quali carte partire per costruire la propria storia.
In questo modo la regola non scritta sarà quella di riappropriarsi della capacità di interagire con l’altro, di confrontarsi tra persone che si guardano negli occhi e si scambiano un racconto, senza filtri virtuali. La partita si gioca quindi tra chi racconta e chi ascolta e non ci sarà un vincitore a decretarne la fine. L’unico scopo è quello di ritornare a tessere le relazioni personali, lasciandosi coinvolgere e travolgere dalle immagini, facendo sì che la distanza fisica sia spezzata dalla potenza del dialogo. Le storie saranno raccontate a persone dedicate e dedite all’ascolto, che metteranno la loro sensibilità auditiva a disposizione della sensibilità narrativa di chi sceglie di giocare.
Oltre a essere una minigalleria tascabile, è un dispositivo cognitivo per ampliare i margini della conoscenza di se stessi e impratichirsi nell’antica arte dell’inventare storie.
Come strumento per l’autoesplorazione, può essere usato nelle psicoterapie individuali e di gruppo, nelle pratiche filosofiche, con giovani e adulti, o per amplificare le possibilità di un processo di brainstorming. Ogni carta, da sola, stimola riflessioni, suscita emozioni, evoca interpretazioni; ma tutte insieme alimentano la polifonia che abita ciascuna esistenza.
Come strumento destinato alle pratiche narrative, può essere impiegato nello storytelling e nella costruzione di flussi narrativi, nei contesti professionali e nelle scuole, dove le cartAE possono rappresentare delle “tracce” didattico-pedagogiche, da sviluppare in elaborati narrativi o in vere e proprie ricerche.

L’invito è quindi quello di non assistere ma partecipare alla mostra, scegliendo le carte che assomigliano alle nostre memorie o quelle che stravolgono le nostre fantasie, con senso critico e/o impulsivo.
Giocare a carte scoperte, dove a scoprirsi, quasi mettendosi a nudo, sono i nostri universi emotivi. Le cartae saranno come chiavi che aprono le stanze della memoria o della fantasia, dell’inconscio o dell’esperienza per far fluire in superficie le storie.
Opere d’arte che suscitano l’intimo pensiero e il desiderio di raccontarlo a chi ha voglia di ascoltare. Una condivisione che è anche comunicazione corporea non verbale, interazione che in questo ultimo anno non fa più parte della consuetudine.
Chi vorrà potrà anche scrivere il proprio racconto che sarà messo in rete o condiviso successivamente nella pagina Facebook di Incinque Open Art Monti.

 

Vi aspettiamo venerdì 12 marzo 2021 dalle ore 17:00 in via della Madonna dei Monti 69 – Rione Monti – Roma
A causa della situazione contingente è necessaria la prenotazione via mail: incinqueopenartmonti@gmail.com

Gli orari:
Il 12 marzo 2021, giorno dell’inaugurazione, dalle ore 17.00 alle 20:30
Il 13 e 14 marzo 2021 si può prenotare dalle 15:30 alle 20:30

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