Carpineto – presentazione di due volumi “Sei tu che mi chiami” e “Un cucchiaio di sale”
Sabato pomeriggio all’insegna della cultura, della lettura e della memoria con la presentazione di due importanti volumi “Sei tu che mi chiami” di Teresa Raponi e “Un cucchiaio di sale” di Enzo Raponi
“È con un certo orgoglio che l’Amministrazione Comunale ha concesso il proprio patrocinio alla presentazione dei due volumi” ha detto il Sindaco di Carpineto Romano, Matteo Battisti “da qualche anno stiamo assistendo ad un fermento culturale, ad una voglia di scrittura e di tramandare la propria identità che è estremamente interessante sotto il profilo sociologico. I Carpinetani stanno pian piano riscoprendo il piacere della lettura, della scrittura e della narrazione e Noi come Amministrazione siamo al loro fianco”.
Due gli appuntamenti previsti per il pomeriggio:
alle ore 17.00 presso l’Auditorium Teresa Raponi presenta il suo libro “Sei tu che mi chiami”, introdotto dal giornalista Rai Amedeo Goria, un’autobiografia struggente che porta in superficie anche gli aspetti più intimi e i momenti drammatici vissuti nell’infanzia in un Istituto per bambine abbandonate fino ai nostri giorni. “La signora che mi ha partorito, dopo tre giorni mi ha abbandonata. Dico “signora” perché non l’ho mai vista, non ho mai saputo chi fosse e come si chiamasse, né mai ho sentito il desiderio di conoscerla e non ho provato alcun risentimento nei suoi riguardi. Non rancore, odio e tanto meno amore ma solo indifferenza” scrive Teresa Raponi, un incipit così crudo, personale ed intimo da meritare tutta la nostra attenzione ed il nostro coinvolgimento di lettori.
Alle ore 18.30 presso il Teatro del Convento di San Pietro, nella rassegna Incontro con l’Autore, il prof. Giovanni Bellizia presenta il volume “Un cucchiaio di sale – Racconti e poesie” di Enzo Raponi, in collaborazione con l’Associazione Artistico-Culturale CreativaMente ed il Museo Civico “LaReggia dei Volsci”. La vita raccontata nella sua realtà genuina, fresca e tremendamente salata, quando ti presenta il
conto impossibile da digerire come nel racconto “Il Diario di Silvia” quando un padre deve trovare tutto l’amore per la figlia morta per affrontare le pagine del suo diario: “era solo un dovere o solo un volere ficcare il naso nei segreti scritti di nostra figlia che aspettavano d’essere scoperti dopo così tanto tempo. Entrare in quella segretezza, ne avevo io il diritto?…quale diritto avevo io di scendere negli abissi della sua anima?”
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