Caro Presidente….
La sua apparizione in tv e il suo richiamo in merito all’importanza dei partiti è argomento importantissimo e credo condiviso da buona parte degli italiani, me compreso. I partiti dovrebbero governare il Paese e soddisfare i bisogni del popolo che democraticamente li elegge, demandando ai propri deputati la delega ad amministrare la cosa pubblica.
La molteplicità e la diversità dei partiti è fuor di dubbio segno di democrazia partecipativa, mentre un partito unico è segno di dittatura e sicuramente, dopo l’esperienza vissuta dal nostro Paese nel ventennio, non va bene. Questo posso testimoniarlo di persona perché all’epoca ero innocente “balilla” e ricordo benissimo il disastro della guerra e della distruzione dell’Italia.
Di contro, però, mi sia concesso rilevare che qualche cosa utile fu fatta: la bonifica della palude pontina e le norme nel campo sanitario e della previdenza sociale con l’istituzione dell’INAM (assistenza delle malattie) e dell’INPS (istituto pensionistico), organismi di cui tutti gli italiani di ogni ordine e grado ancora oggi ne godono. Credo di non errare nel dire che dette strutture all’epoca, erano da considerarsi all’avanguardia.
Comunque bando al passato e torniamo ai partiti di oggi i quali, mi par di capire, dopo sessanta anni di vita ci hanno ridotto in miseria; però se vogliamo salvare la struttura dei partiti, come giustamente Lei dice, allora dobbiamo asserire con certezza che non vanno bene gli uomini che li rappresentano. D’altronde lo spirito del suo intervento sembra che porti da questa parte. Ascoltando quanto predicano in tv i segretari del Partito Democratico (PD), dell’Unione Di Centro (UDC), del FLI, ecc… quindi persone che sono in politica da 30/40/50 anni sembra avere di fronte personaggi che scendono dal monte del sapone, giunti tra noi per salvare la patria con proposte, suggerimenti, programmi fantasiosi.
Viene da domandarsi: ma dove erano negli anni che furono quando il debito pubblico saliva a dismisura? Sono mai apparsi in tv (allora) per dire cosa si doveva fare (allora)? È facile oggi insinuare che è tutta colpa degli ultimi arrivati. Non è così, e gli italiani lo sanno bene. Avranno mai pensato che i loro stipendi, le loro pensioni baby, le agevolazioni e prebende diverse autoelargitesi con estrema facilità e con il consenso di tutti loro, nessuno escluso, sono un affronto alla miseria? Per non parlare poi dei rimborsi elettorali, altro grande contenitore senza fondo e di cui stiamo dando grande esempio di serietà e civiltà al mondo intero. Sono tutti d’accordo, non di ridurlo, ma di creare altri “carrozzoni” per il controllo della trasparenza e magari aumentare il carico di lavoro alla Corte dei Conti. Vorrei suggerire che, se i rimborsi fossero elargiti in misura ridotta, tanto da non arrivare a fine mese come tante famiglie italiane, non ci sarebbe bisogno di nessun controllo. Caro Presidente vorrà scusarmi, ma alle sue parole faccia seguire ordini precisi perché credo che in democrazia, come in ogni famiglia, bisognerebbe anche comandare.
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