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Cari bambini, come vi spiegheremo gli sgomberi?

Cari bambini, come vi spiegheremo gli sgomberi?
Febbraio 16
07:49 2010

0_9196_D44AfastwebnetMentre gli attivisti lavorano febbrilmente per evitare la distruzione dell’insediamento di Segrate e la “marcia verso il nulla” delle famiglie Rom, riceviamo una lettera che le maestre di via Pini rivolgono ai bambini del campo, prima delle operazioni poliziesche contro i Rom di Segrate. Intanto il sindaco Alessandrini chiama al telefono Roberto Malini di EveryOne, che gli propone progetti di integrazione e inserimento umanitari, fra cui il “Progetto Romasia” che consta nella creazione di Fattorie Biologiche interamente gestite da Rom (da quasi mille anni esperti nelle tecniche di agricoltura e allevamento biologici) in Italia o in Romania. Negli ultimi mesi, grazie a interventi privati, il Gruppo EveryOne ha iniziato la fondazione di tali imprese agricole in terra romena, con notevole successo. Il progetto avrà presto sviluppi anche in Italia, grazie all’intervento dell’Ue. Il sindaco, tuttavia, non ha mostrato interesse in progetti che prevedano di salvare i nuclei familiari dalla tragedia di uno sgombero e si è mostrato infastidito dalla definizione di “catastrofe umanitaria” in riferimento alle evacuazioni in pieno inverno senza alternative. Da parte nostra, con un quarto del budget speso da Milano per sgomberi, pattugliamenti anti-rom e messa in sicurezza di tanti luoghi, avremmo risolto integralmente e definitivamente il problema umanitario legato, ormai, a un migliaio di Rom sin condizioni sempre più difficili. Qui di seguito, la lettera delle maestre di via Pini. Il Gruppo EveryOne

Milano, 15 febbraio 2010. “Ciao Marius, ciao Cristina, Ana, ciao a voi tutti bambini del campo di Segrate. Voi non leggerete il nostro saluto sul giornale, perché i vostri genitori non sanno leggere e il giornale non lo comperano. È proprio per questo che vi hanno iscritti a scuola e che hanno continuato a mandarvi nonostante la loro vita sia difficilissima, perché sognano di vedervi integrati in questa società, perché sognano un futuro in cui voi siate rispettati e possiate veder riconosciute le vostre capacità e la vostra dignità. Vi fanno studiare perché sognano che almeno voi possiate avere un lavoro, una casa e la fiducia degli altri.

Sappiamo quanto siano stati difficili per voi questi mesi: il freddo, tantissimo, gli sgomberi continui che vi hanno costretti ogni volta a perdere tutto e a dormire all’aperto in attesa che i vostri papà ricostruissero una baracchina, sapendo che le ruspe di lì a poco l’avrebbero di nuovo distrutta insieme a tutto ciò che avete. Le vostre cartelle le abbiamo volute tenere a scuola perché sappiate che vi aspettiamo sempre, e anche perché non volevamo che le ruspe che tra pochi giorni raderanno al suolo le vostre casette facessero scempio del vostro lavoro, pieno di entusiasmo e di fatica. Saremo a scuola ad aspettarvi, verremo a prendervi se non potrete venire, non vi lasceremo soli, né voi né i vostri genitori che abbiamo imparato a stimare e ad apprezzare.

Grazie per essere nostri scolari, per averci insegnato quanta tenacia possa esserci nel voler studiare, grazie ai vostri genitori che vi hanno sempre messi al primo posto e che si sono fidati di noi. I vostri compagni ci chiederanno di voi, molti sapranno già perché ad accompagnarvi non sarà stata la vostra mamma ma la maestra. Che spiegazioni potremo dare loro? E quali potremo dare a voi, che condividete con le vostre classi le regole, l’affetto, la giustizia, la solidarietà: come vi spiegheremo gli sgomberi? Non sappiamo cosa vi spiegheremo, ma di sicuro continueremo ad insegnarvi tante, tante cose, più cose che possiamo, perché domani voi siate in grado di difendervi dall’ingiustizia, perché i vostri figli siano trattati come bambini, non come bambini Rom, colpevoli prima ancora di essere nati.

Vi insegneremo mille parole, centomila parole perché nessuno possa più cercare di annientare chi come voi non ha voce. Ora la vostra voce siamo noi, insieme a tantissimi altri maestri, professori, genitori dei vostri compagni, insieme ai volontari che sono con voi da anni e a tanti amici e abitanti della nostra zona. A presto bambini, a scuola. Le maestre di via Pini: Irene Gasparini, Flaviana Robbiati, Stefania Faggi, Ornella Salina, Maria Sciorio, Monica Faccioli”.

Nella foto di Steed Gamero, il “mostro” che, agli occhi dei bambini Rom, distrugge la vita di tante famiglie: la ruspa degli sgomberi

 

Contatti:

Gruppo EveryOne

+39 3408135204 :: + 39 3313585406

www.everyonegroup.com :: info@everyonegroup.com

 

 

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